Tra due settimane anche Yarn Expo Spring aprirà i battenti insieme alle fiere in programma a Shanghai ma anche questa sarà un’edizione senza espositori italiani: il mercato cinese rimane difficile per i prodotti di eccellenza e impraticabile, a causa dei prezzi, per quelli di fascia più bassa.
Dal 14 al 16 marzo oltre 450 espositori attesi al centro espositivo cinese, un numero che conferma la crescita del salone (65% negli ultimi due anni): in mostra qualsiasi tipo di filato e prodotto in fibra, dai naturali ai misti. Se l’Italia (così come tutta l’Europa) manca all’appello non altrettanto faranno India e Pakistan, anche solo per contendersi una bella fetta di mercato: saranno questi due Paesi, ognuno con un proprio padiglione nazionale, a essere i più rappresentati dopo i padroni di casa cinesi.
