White Market

WSM cerca conferme e le trova nella qualità

La prima edizione estiva di WSM, alias White Street Market, si è chiusa con una leggera differenza di presenze rispetto a quella invernale; impossibile invece il confronto con l’edizione di giugno 2018, in quanto WSM era solo una piccola sezione del salone. Confortante per gli organizzatori l’elevata qualità dei buyer presenti, come ad esempio Montaigne Market-Parigi, La Maison Simon-Quebec, Barney’s Japan, Isetan-Tokyo, Biffi, Sugar, Penelope e Tessabit.

“Siamo all’inizio di un cammino che porterà al rinnovamento della fashion week maschile – dichiara Massimiliano Bizzi, founder di White – e sono felice che si sia creata una squadra con Confartigianato Imprese, MISE e ICE Agenzia. È un team che sta dando il massimo e mi entusiasma la strada che WSM ha intrapreso e che parla al consumatore finale, con la formula del B2C. Inoltre, aver affrontato un tema come la sostenibilità e aver avuto partner del calibro dell’ONU, di Fashion Revolution e di Fashion For Good è stato di buon auspicio; sicuramente il successo dei talk e delle attività svolte dimostra che è un percorso che, nel lungo periodo,
potrebbe dare ottimi risultati”.

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