In tempi di coronavirus già il riuscire a chiudere in modo positivo un evento è un successo inimmaginabile. E’ il caso di White Milano, che va in archivio con presenze in linea con il febbraio 2019 e con il ritorno dei top buyer anche italiani.
Tutto questo nonostante l’alert del Ministero della Sanità e delle Regioni per il coronavirus arrivato proprio domenica, che storicamente è la giornata principale per il salone. Apprezzato il focus sulla ricerca“Stiamo vivendo un momento che non conosce paragoni nell’industria della moda e di tutta la filiera produttiva e distributiva – dice Massimiliano Bizzi, ideatore di White – e questo è un segnale di un cambiamento epocale e l’emergenza del Coronavirus non fa che ribadire l’importanza nel dare attenzione ai modelli produttivi, dimostrando che certi comportamenti non sono più attuali sotto molti punti di vista. D’ora in poi sarà imprescindibile l’attenzione alla sostenibilità. Nonostante l’emergenza non possiamo che essere soddisfatti, perché le piccole e medie aziende con filiera corta stanno rinascendo e attirando nuovamente l’attenzione dei buyer che li avvicinano nuovamente al consumatore finale”.