Due aziende che operano agli opposti geografici (Italia e Giappone) ed anche su prodotti assai diversi ma che hanno condiviso la stessa vetrina fiorentina in occasione di Pitti Filati: Zegna Baruffa Lane Borgosesia e Spiber.
La storica azienda biellese è arrivata a Pitti Filati con una proposta di filati a base Merino tra seasonless e performance, visto che l’estate viene vista più concetto che come stagione.
The Wonder Garden il titolo scelto, con la collezione rappresentata dalle immagini dell’illustratore Alessandro Cripsta. Suddivisi in 5 famiglie, i prodotti spaziano dai blend di lana estivi alle lane finissime e misti seta, passando per i filati performanti H2Dry, il brevetto originale di ZBLB protagonista di una collaborazione con The Woolmark Company.
Where water smiles, Where everything moves, Where life flies, Where statues breathe e Where stars arise le cinque W che rappresentano i nomi delle famiglie dei filati, sia dei nuovi che dei più iconici come Cashwool.
Spiber è famosa per il lavoro sulla proteina strutturale “Brewed Protein”, fibre, resine, pellicole e altri tipi di materiali a base vegetale coltivati in laboratorio, che vengono prodotti attraverso la fermentazione microbica.
Dopo l’esperienza a Milano Unica Spiber ha voluto ripetere anche nel 2024 quella a Pitti Filati, dove aveva debuttato nello scorso giugno.
