Pitti Filati è vetrina, laboratorio, ufficio commerciale e molto altro. Per questo l’evento della Fortezza da Basso di Firenze è da sempre fucina di novità.
Tre quelle proposte da marchi, aziende e brand anche diversi tra loro.
Marchi & Fildi e Filidea hanno portato a Firenze una maglieria realizzata con il primo filato in cotone 100% riciclato e fibre naturali biodegradabili e certificate. Le due collezioni P/E 2026 mettono infatti in risalto l’origine naturale delle fibre, contraddistinte dalle certificazioni di sostenibilità.
“Vogliamo confermare il nostro impegno autentico e concreto verso la sostenibilità: nella scelta delle materie prime, nello svolgimento dei processi produttivi, nella trasparenza e tracciabilità senza compromessi” spiega il CEO Giovanni Marchi.
La Collection Book Marchi & Fildi amplia la gamma dei blend e dei titoli, caratterizzati da nuove miste interstagionali e fettucce in cotone e viscosa: la grande novità di quest’anno è la Cento Max, fettuccia in puro cotone 100% GRS, primo cotone al mondo totalmente riciclato. Tra i filati riciclati anche Pop Special e Fusion, realizzati grazie alla tecnologia Ecotec sviluppata e brevettata dal dipartimento Ricerca e Sviluppo del Gruppo Marchi & Fildi 20 anni fa.
Nei nomi dei prodotti ci sono invece riferimenti all’hinterland di Prato e Pistoia, dal best seller Narnali ai nuovi Tizzana e Quarrata, passando dal classico Vergaio.
La PE 2026 di Filidea (nella foto grande un telo), ha puri cotoni certificati GOTS, misti lino, filati a base di seta e Bemberg Cupro, blend in seta e cotone Supima.
The Wool Lab di The Woolmark Company è tornato a Pitti Filati mettendo in evidenza le applicazioni pratiche della lana: con oltre 250 campioni disponibili per l’approvvigionamento da fornitori di fiducia, The Wool Lab ha presentato tre macro-temi, Unrivalled, Knitwear (foto a sinistra) e Incomparable.
Il primo esplora le prestazioni della lana Merino nell’abbigliamento sportivo, il secondo riunisce le più avanzate tecnologie di maglieria, il terzo reinterpreta le lane più pregiate per l’estate
Laboratorio urbano anche quello di D-house, a Pitti filati con il progetto “Ultrasound Knitting. Il nuovo rimaglio” (foto a destra), che coniuga maglieria e nuove tecnologie.
Ultrasound Knitting elimina la necessità della confezione tradizionale, offrendo un processo produttivo più sostenibile. Grazie alla collaborazione con Südwolle, Mandarin Knitting Technology e Framis Italia, il progetto ha raggiunto alti standard di qualità e innovazione. Südwolle ha fornito filati in lana e materiali ideali per la saldatura a ultrasuoni, Mandarin Knitting Technology si è occupata della smacchinatura dei capi, mentre Framis Italia ha fornito i macchinari per integrare questa tecnologia nel processo produttivo, completato nella fase finale da Dyloan Bond Factory.