Visti in fiera – La scelta di puntare in alto

Sono molte le imprese che accettano la sfida dell’upgrade, di cominciare a produrre filati più pregiati e più innovativi offrendo qualcosa in più ma evidentemente anche chiedendo un prezzo maggiore, entrare in sostanza in una nicchia, talvolta lasciando un terreno più facile. Tra quelle che hanno fatto questa scelta, a Pitti Filati c’è certamente Millefili, creativo e molto attivo brand di filati che da qualche stagione ha deciso un riposizionamento verso l’alto per affermarsi in maniera ancora più solida in un mercato in cui i prodotti in competizione sono sempre più numerosi. “Abbiamo aumentato i fili della collezione – spiega Sabrina Lovo, responsabile della promozione e della comunicazione del brand – abbiamo differenziato la produzione e inserito nuovi materiali, dal cotone all’alpaca al cashmere, ma abbiamo anche mantenuto i nostri tratti distintivi come le fantasie. Sfruttando il nostro nome abbiamo modificato il nostro target e il feedback delle ultime stagioni è stato positivo, garantendoci una buona affermazione su molti mercati, grazie alla qualità e al servizio che offriamo ai clienti”. Senza dimenticare lo storytelling: Millefili da sempre cerca di far capire ‘come si fa’ il filo.

Un’altra impresa che punta su una innovativa eccellenza è Spiber, la startup di biotecnologia giapponese fondata nel 2007 che ha sviluppato un materiale rivoluzionario chiamato “Brewed Protein™”. 

La start-up coltiva in laboratorio le sue esclusive fibre proteiche, che hanno già attirato l’attenzione di molti marchi, come Y’s (marchio di Yohji Yamamoto), The North Face e Woolrich. Ma a Pitti sono stati presentati anche campioni prodotti da rinomate manifatture italiane come Marzotto, Filatura Papi, RD Florence. I plus di questa fibra, che è indubbiamente in una fascia di prezzo molto alta, sono la sensazione tattile assolutamente differente rispetto alle altre fibre sintetiche o naturali, la versatilità nell’utilizzo e la sostenibilità. L’headquarter dell’impresa, ma anche il centro di ricerca, sono nel nord del Giappone, la produzione in Thailandia.

 

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