Visti in fiera – Cariaggi ha fatto 12

Un Pitti Filati vissuto come un primo giorno di scuola e una collezione Autunno-Inverno 22-23 basata sulla naturalità per Cariaggi, che alla Leopolda di Firenze ha portato l’heritage insieme all’evoluzione tecnologica.

Il fiore all’occhiello è il filato pettinato Pepper (82% cashmere, 14% seta, 3% polyamide, 1% elastan), col pettinato Glow (49% cashmere, 48% viscosa, 3% polyestere) in appoggio. Poi ancora il filato fantasia Anima ( 83% cashmere; 12% seta; 4% polyamide; 1% elastan) e lo Yeti (56% cashmere; 44% seta).

Sono dodici gli articoli che hanno avuto un’evoluzione in direzione della sostenibilità, con l’acronimo EYE che sottolinea l’Ethical Yarn Evolution della nuova collezione, che vede tra i filati più green il Flanell ed il Fleece (nella foto).

Attenzione speciale anche per la cartella colori: a quelli di stagione si sono aggiunte delle nuove creazioni. La gamma colori si articola in sei diverse tonalità, dai bianchi e i pastelli delicati a toni più accesi, passando da rosa, indaco, cammello, verdastri e colori rigeneranti.

Un’esplosione di idee per un’azienda che ha chiuso il 2020 con un fatturato di 84,2 milioni di euro, contenendo le perdite a -20% in linea con l’andamento del mercato: ” Non ce ne lamentiamo – dice Cristiana Cariaggi – e per il 2021 stiamo ipotizzando un +5%. La diffusione dei vaccini ci sta aiutando e viviamo un momento di operatività diversa”.

Ed il 2021 si è manifestato in modo positivo sui mercati francesi (+88%), della Gran Bretagna (+6%) e degli Stati Uniti (+66%). In previsione ulteriori investimenti per circa 1,5 milioni di euro in tecnologia e nella ricerca e sviluppo.

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