E’ diviso come sempre in due il calendario fieristico di Botto Giuseppe: prima a Firenze a presentare i filati a Pitti e poi a Milano Unica con i tessuti.
L’inizio del 2025 non ha fatto eccezione e quindi le “Emozioni immateriali” della collezione Primavera Estate 2026 dei filati hanno debuttato a Firenze, anche in questo caso con un binomio, quello tra tradizione e innovazione.
“Cerchiamo di migliorare continuamente la nostra sostenibilità – dice Silvio Botto Poala, Ceo di Botto Giuseppe – attraverso una serie di investimenti che migliorano sia l’efficientamento dell’azienda e nello stesso tempo riducono gli impatti oltre all’acquisizione di certificazioni che riguardano le materie prime. La novità di questa stagione è la certificazione GOTS per la seta che si aggiunge alla RWS per la lana, GCS e SFA per il cashmere”.
Tra le novità anche una partnership con Spiber per un filato misto di cashmere e Brewed Protein in una percentuale variabile tra il 20% e il 50%. La seta è la fibra per eccellenza che compare in tutta la collezione, sia pura che in mischia con altre fibre come il cotone, il poliammide, l’acciaio, il lino. Presenti ovviamente anche le lane fini, da sole o in mischia con il cotone, ed il lino.
I colori in collezione sono tantissimi, dal bianco al grigio perla, al celeste e al rosa pallido, passando per pastelli come lavanda, lime, turchese e verde acqua. Più caricati i colori digitali, dal verde flash, al giallo radiante, corallo fresco, fuxia acceso e blu brillante. I colori della terra ricordano la sabbia, gli scuri il cacao, il bronzo, il verde oliva.
Sul fronte dei tessuti, e quindi Milano Unica, a dominare è il lusso, con le lane che si presentano in pesi ultra leggeri per affrontare le stagioni più calde. Spazio quindi anche alla lana finissima, ritorta con la seta. E poi l’apporto dei filati “made in Botto” nei Naturalis Fibra che si arricchiscono di filati come Flair, Fairwool, Slowool nei tessuti Slowoolly, Slowoolearth e Flair Earth.
I tessuti guardano tanto all’uomo che alla donna, con quest’ultima destinataria del maggior numero delle proposte con costanti volumi di produzione. I tessuti di matrice laniera si mescolano con altre fibre naturali come la seta, prodotta nello stabilimento Cascami Seta di Tarcento di proprietà della famiglia, cui si aggiungono il cotone, il lino e il bamboo.