Si conferma l’anima sostenibile di Botto Giuseppe che anche a Milano Unica racconta con rinnovata passione la propria storia, la scelta per una sostenibilità sempre più ampia e per una qualità sempre più alta delle materie prime. E questa sostenibilità è fatta toccare con mano grazie alla presentazione delle fattorie partner di Botto Giuseppe in Australia e Nuova Zelanda; dei sistemi di produzione a basso impatto negli stabilimenti di Tarcento in provincia di Udine e di Vallemosso in provincia di Biella; del traguardo dell’utilizzo nelle due aziende di energia elettrica derivante al 100% da fonti rinnovabili. Una sostenibilità di tutto il processo produttivo garantita dalla certificazione Cradle to Cradle che dichiara che tutti i prodotti sono tinti con coloranti reattivi solidi attentamente selezionati con la consulenza di Eco Intelligent Growth nel quadro della Fashion Positive Initiative. I filati Naturalis Fibra hanno raggiunto la certificazione di livello Gold già dal 2017.
La sostenibilità per Botto Giuseppe si traduce in tessuti bellissimi: lane pettinate finissime tracciabili provenienti da fattorie partner e certificate RWS con cui si sviluppano tessuti disegnati natural stretch dal nome Slowoolly; il cashmere pettinato della qualità migliore al mondo proveniente dall’Alashan lasciato senza tintura il cui pregio è esaltato proprio nei colori originali del vello dell’animale (da questa peculiarità il nome Natural Born Cashmere). E poi i tessuti Multicontrol Weather Green altamente performanti e idrorepellenti totalmente Fluoro-Free.
Infine un’anticipazione: è allo studio, e sarà probabilmente presentata a Première Vision a settembre, una lycra sostenibile certificata Cradle to Cradle lavorata con un elastomero biodegradabile.