Visti in fiera – Botto Giuseppe collabora con Bav Tailor

Una delle novità presentate da Botto Giuseppe nell’ultima edizione di Milano Unica è senza dubbio la collaborazione con Bav Tailor, una designer che utilizza solo tessuti ed accessori sostenibili. La collaborazione ha dato vita alla realizzazione di sei outfit che sono stati esposti nello stand della fiera di Rho per stimolare i clienti nell’utilizzo dei tessuti Botto Giuseppe, in particolare Bav Tailor ha utilizzato tessuti di cashmere, seta e lana della collezione Naturalis Fibra. La collezione racconta la metamorfosi di fibre italiane naturali e nobili  che arricchiscono il benessere di chi le indossa grazie alla traspirabilità, alle texture sontuose e alla produzione consapevole, caratteristiche dello slow living. Inoltre l’esclusivo tessuto SLOWOOLEARTH, interamente sostenibile e certificato RWS e CradletoCradleTM, è stato interpretato dalla stilista con un outfit composto da due pezzi, giacca (Lokya Lotus) e pantalone (Lokya Escape) dalle forme ispirate dalla natura e dai volumi dei saree indiani.

“Siamo stati partner di Bav Tailor durante la manifestazione Hybrid Identities a Borders Art Fair a Venezia a maggio – ha spiegato Silvio Botto Poala, Ceo dell’azienda – Possiamo confermare di essere da sempre sensibili alle forme d’arte. Per questo abbiamo deciso di sostenere il progetto Pravara in quanto condividiamo la sua filosofia di attenzione all’aspetto più profondo del vivere e le sue collezioni riflettono anche il nostro concetto di moda sostenibile”. Un’attenzione che si concretizza nella nuova certificazione CradletoCradle, la più difficile e costosa da ottenere, e che Botto Giuseppe è stato il primo ad ottenere su tessuti in lana tinti in tops, prima soltanto nei toni di grigio e nero e per i quali si sta ampliando l’offerta: preceduti solo da Candiani che ha ottenuto questa certificazione per un tessuto in cotone, l’obiettivo è ora quello di certificare il jersey. “Del tessuto in lana così certificato – commenta Botto Poala – abbiamo realizzato inizialmente alcune migliaia di metri di tessuto, per un mercato del lusso sensibile alla sostenibilità e competente al punto di comprendere il prezzo”.

Soddisfazione per le ultime stagioni e ottime prospettive per quelle prossime: “Si confermano per noi molto interessanti sia il mercato tedesco che quello statunitense – commenta ancora Silvio Botto Poala – abbiamo anche alcuni clienti italiani ormai fidelizzati e ottime relazioni con aziende francesi di fascia alta. Purtroppo alcuni mercati ancora faticano: penso al Giappone per cui auspichiamo un buon 2024, penso alla Cina che sta ripartendo ma con lentezza, anche alla luce della grandezza e delle eterogeneità di quel mercato, in ogni caso anche in Cina prevediamo buoni 2024-2025. Ci aspettiamo un 2023 in linea col 2019, certamente non facciamo confronti col 2022 che possiamo definire un anno con risultati drogati e certamente non attendibili”. Soddisfazione anche per Milano Unica, che resta un ottimo punto di incontro con clienti, agenti e, perchè no, concorrenti.

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