Sono discreti i dati del commercio estero varesino nei primi nove mesi del 2023 elaborati dal Centro Studi di Confindustria Varese, con un +2,4% in valore rispetto a gennaio-settembre 2022.
Esattamente la percentuale doppia delle importazioni (+1,2%), il tutto calcolato su prezzi correnti. Il saldo commerciale varesino a valore è quindi positivo e pari a circa +2,1 miliardi di euro (+6,7%).
Tra i mercati di riferimento c’è un rallentamento nell’area UE-27 (post-Brexit), con cali rilevanti verso Germania, Spagna, Polonia e Paesi Bassi (rispettivamente -2,6%, -2,6%, -18,1% e -20,9%), mentre cresce la Francia (+3,6%). Nell’area extra UE-27, continuano ad essere in crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+13,0%) e il Regno Unito (+11,3%); in flessione invece la Svizzera (-5,2%). La Turchia rimane in aumento (+15,6%), mentre la Cina ritorna in territorio positivo dopo due trimestri di calo (+7,0%).
Il tessile-abbigliamento-pelletteria ha originato l’11% dell’export ma con differenze al suo interno: aumentano leggermente le esportazioni (+0,8%) a fronte di un calo incisivo delle importazioni (-5,3%). Merito di prodotti tessili (+1,6%) e abbigliamento (+4,4%), con però gli articoli in pelle a -7,2%.