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Varese, il credito di filiera raddoppia

Dopo un anno dalla firma dell’accordo tra Unione degli Industriali della Provincia di Varese e Gruppo Banco Popolare raddoppia la quota messa sul tavolo del credito di filiera: 10 milioni di euro.

L’intesa ha dato vita ad un meccanismo attraverso il quale una decina di imprese, denominate “Champions”, hanno trainato i propri fornitori verso finanziamenti a condizioni agevolate e cioè in linea con quelle a loro concesse grazie al fatto di essere a monte di una supply chain. Le “Champions” sono realtà che vantano un merito di credito eccellente presso il sistema bancario. Da qui l’idea: dare a queste “Champions” del credito la possibilità di “prestare” il loro rating, a costo zero, con una semplice segnalazione al Banco Popolare, a quei fornitori ritenuti strategici e che hanno interesse ad accompagnare verso un migliore rapporto banca/impresa.

In dodici mesi il plafond di 10 milioni di euro ha reso possibile il finanziamento di 58 imprese del territorio, per una valore medio delle operazioni superiore ai 170 mila euro. A beneficiarne sono state 49 piccole e medie imprese, 4 imprese definite dalla banca “piccoli operatori economici” e 5 imprese medie.

Le risorse sono state impiegate dalle imprese sottoforma di fidi di natura finanziaria nel 22% dei casi e nel 72% delle richieste come fidi di natura commerciale. Il rimanente 6% è stato destinato a emissioni di garanzie (fidejussioni).

L’accordo è stato rinnovato per altri 10 milioni di euro: “Anche sul fronte del sostegno finanziario alle imprese – commenta il Presidente dell’Unione Industriali, Riccardo Comerio – conviene sempre di meno ragionare per settori, mentre è sempre più utile impostare politiche che rispondano più a logiche di filiera. Il successo di questa iniziativa, che abbiamo portato avanti insieme al Gruppo Banco Popolare, ne è la dimostrazione pratica. È questo un modo d’altronde di tener vivo e competitivo un modello, quello del distretto industriale, che si sta evolvendo in cluster. Non distretti produttivi fatti da imprese tutte di uno stesso comparto, ma realtà di settori anche diversi, ma trasversalmente coinvolti nella realizzazione di determinati prodotti e in specifiche catene produttive. Un modello che sempre di più si basa sulla capacità di chi sta a monte della filiera di trainare tutta la propria rete di subfornitura, anche dal punto di vista dell’accesso al credito, oltre che nei campi dell’innovazione e della ricerca”.

“L’idea di applicare al credito la struttura di filiera costituisce un’importante innovazione – spiega Domenico De Angelis, condirettore generale del Banco Popolare – e i risultati ottenuti con l’accordo sottoscritto lo scorso anno con UNIVA confermano la bontà del progetto. E’ stata quindi una conseguenza naturale rinnovare un’intesa che permette alle imprese di ampliare i canali di accesso al credito. È infatti grazie alla scelta di tanti imprenditori, tesa a condividere l’altissimo grado di affidabilità delle loro aziende con le imprese fornitrici – prosegue De Angelis – che è possibile impostare nuovi e più ampi rapporti creditizi e mettere in circolo la liquidità di cui le imprese hanno bisogno per lavorare al meglio”.

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