Una tavola rotonda firmata Centergross

Centergross protagonista alla tavola rotonda “Fast Fashion e Made in Italy” che si è tenuta a WION e Vogue Talents, progetto di Vogue Italia.

Federico Chiara, editor di Vogue Italia, ha coinvolto i diversi protagonisti del settore fast fashion in una discussione che si è focalizzata non solo sulla storia del Centergross ma anche sulle sue potenzialità, come paradigma per eccellenza del Fast Fashion made in Italy a livello internazionale. La tavola rotonda è stata presieduta proprio dalla presidente del Centergross Lucia Gazzotti si è concentrata sul business model operato dal Distretto che è in grado di abbinare alla qualità e allo stile della produzione italiana, una notevole velocità di realizzazione e un prezzo competitivo, divenendo così un incubatore di opportunità osservato con interesse non solo dall’Europa ma anche dall’Asia e dai mercati emergenti.

Coinvolti anche lo stilista del Gruppo Teddy, Francesco Schipano e Beppe Angiolini, presidente onorario della Camera Nazionale dei Buyer e titolare di Sugar, che ha voluto approfondire i vantaggi in termini distributivi e commerciali di questo tipo di business.

“Il Centergross e il suo modello operativo – ha detto Gazzotti – si inseriscono perfettamente nei nuovi percorsi che la moda internazionale sta seguendo e seguirà nei prossimi anni. Il comparto fashion è costantemente alla ricerca di un motore propulsivo per la crescita e il fast fashion made in Italy ha saputo nel tempo realizzare numeri importanti. Se un tempo il pronto moda era considerato sinonimo di prodotti da prezzo, oggi non solo annovera collezioni di livello ma offre un elevato rapporto value for money e un notevole potenziale di business. A testimoniare questo passaggio fondamentale, abbiamo chiamato alcuni dei nostri operatori i quali oggi sono nomi di primo piano della moda nazionale e hanno costruito e alimentato il successo dei loro marchi puntando all’italianità in termine di stile, qualità e produzione, diventando nell’arco di pochi anni realtà industriali competitive nel mondo”.

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