La due giorni di lavoro a Firenze di Cna Federmoda ha messo la centro della discusione il made in Italy e il valore delle competenze manifatturiere come elemento di partenza per mantenere la leadership del sistema moda italiano nella competizione internazionale.
“Gli approfondimenti tematici su formazione, economia circolare e innovazione hanno visto tracciare messaggi che pongono la tradizione come elemento fondamentale per poter fare innovazione, evidenziando la necessità di partire dalle basi delle nostre competenze manifatturiere per definire, anche grazie all’apporto tecnologico, modalità operative per il miglioramento della produttività” racconta Antonio Franceschini, responsabile nazionale di Cna Federmoda.
Motivare i giovani, avere consapevolezza del ruolo sociale delle imprese, futuro e presente affidati all’economia circolare gli altri spunti emersi durante “Made in Italy: valore economico, sociale, etico. Cucire, tramare, ordire, tessere, formare…etica!”, insieme alla situazione in Ucraina, dove alcune aziende manifatturiere avevano delocalizzato la produzione.
Il presidente nazionale di Cna Federmoda, Marco Landi ha ribadito come sia necessaria un’attenzione da parte del Governo verso il settore moda italiano che si traduca in atti concreti.