C’erano anche Tessilivari e Confapi al Tavolo della Moda che si è riunito venerdì, rispettivamente con Pietro Terragni e Matteo Cavelli, vice-presidente vicario di Uniontessile e presidente di Tessilivari.
Nel suo intervento Cavelli, pur apprezzando le misure finora messe in campo dal Ministero del Made in Italy, ha richiamato l’attenzione sui costi che le imprese stanno sostenendo per gas e energia e che rischiano di mettere fuori mercato le imprese italiane rispetto ai competitor extra europei ed europei come la Spagna.
Chiesti anche incentivi per la partecipazione delle aziende tessili italiane alle fiere internazionali, processi di tracciabilità per garantire trasparenza e tracciabilità della filiera produttiva tessile, lotta alla contraffazione adozione del passaporto digitale.
Rispetto al credito di imposta per i costi sostenuti per la creazione di campionari moda la richiesta è di indirizzarli prioritariamente alle PMI, declinandole proporzionalmente alla dimensione di impresa. Infine Cavelli ha chiesto la proroga degli ammortizzatori sociali oltre il 31 gennaio, nonché una formazione, in stretta collaborazione con gli ITS, che risponda alle esigenze delle imprese.
