Primo giorno di fiera a Medellin per Colombiatex de las Americas e subito grandi numeri ai cancelli di accesso, dove gia’ prima delle 10 si sono formate file di visitatori. E anche le strade di accesso al centro espositivo di Plaza Major si sono ‘adeguate’ allungando le tempistiche anche della cerimonia inaugurale (nella foto), formale ma rapida e seguita da stampa internazionale e espositori.
La divisione dei padiglioni e’ per colore e le aziende italiane, salvo tre eccezioni, sono concentrate in quello amarillo, ovvero giallo: l’area di Acimit e Agenzia Ice e’ al centro dello spazio esterno, con le 24 aziende una accanto all’altra.
Le cifre dell’export italiano nel 2016 parlano di un valore di 13 milioni di euro, mentre nei primi sette mesi del 2017 le vendite di macchine tessili italiane in Colombia hanno superato i 6 milioni di euro con macchine per finissaggio e per filatura al top delle richieste.
Ma sono cifre parziali, almeno dal punto di vista geografico per Colombiatex e’ la fiera di riferimento per tutto il sud America e quindi tra i visitatori e’ rappresentato tutto il mondo latinoamericano. Lo conferma Federico Businaro, uno dei vice presidenti di Acimit, allo stand di Santex Rimar Group (sette marchi, compresi gli ultimi arrivata Has e Smit) con Adriano Molteni: “Come gruppo – dice – siamo qui per la prima volta ma in passato, soprattutto come Sperotto Rimar, abbiamo venduto in sud America piu’ di 350 macchine per il finissaggio e molte di queste sono ancora in funzione”. Per Rimar Group, che ha stabilimenti produttivi in Italia, Svizzera, Cina e Turchia, Colombiatex e’ una delle venti fiere in programma nel 2018: “Essere qui e’ importante – continua Businaro – perche’ questo e’ un mercato che, se curato, puo’ dare risultati buoni”.
Indicazioni confermate anche da Michele Gasbarra, l’esperto responsabile commerciale di Biancalani: “Il mercato e’ relativamente piccolo, guarda a tessuti e maglieria – spiega – e ancora un po’ difficile, anche perche’ gli agenti locali non sempre sono in grado di seguirlo come vorremmo. Ma i paesi sudamericani sono tanti, non sempre connessi tra di loro e quindi non e’ semplice seguirli. Questa fiera li riunisce ed e’ cosi’ importante esserci”