L’industria del cotone americano ha stabilito dei target di sostenibilità per i prossimi 10 anni, con l’obiettivo di continuare il proprio percorso a livello ambientale e perseguire una produzione responsabile del cotone.
Negli ultimi 35 anni, l’impegno dei produttori di cotone, dei ricercatori e degli organi di settore ha portato a una significativa riduzione dell’utilizzo del terreno, dell’erosione del suolo, della quantità di acqua e di energia impiegate e delle emissioni di gas serra. Il percorso è stato stabilito in base a valutazioni scientifiche che includono indicatori di performance (KPI) strutturati per raggiungere gli obiettivi di produzione di ogni singola libbra di cotone nel modo più sostenibile possibile.
Sei gli obiettivi che dovranno essere perseguiti nei prossimi due lustri. Il primo è aumentare il sequestro di carbonio nel suolo del 30% per ridurre i gas serra nell’atmosfera. Le azioni primarie per incrementare la salute del suolo includono l’utilizzo di colture di copertura e la riduzione della lavorazione dei terreni.
Poi aumentare l’efficienza di utilizzo del terreno del 13% attraverso l’impiego di migliori varietà genetiche di cotone, l’utilizzo di sistemi di irrigazione più efficaci e ad alta componente tecnologica, la rotazione delle colture; il terzo invece è ridurre i gas serra del 39% grazie alla collaborazione con esperti del settore, con l’obiettivo di diminuire la quantità di azoto che viene disperso nell’atmosfera sotto forma di ossido di azoto.
Il quarto punto riguarda la riduzione dell’erosione del suolo del 50% per ogni acro, attraverso tecniche di conservazione capaci di contrastare l’erosione provocata da acqua e vento, come l’utilizzo di colture di copertura per controllare le erbe infestanti e proteggere il suolo, mentre il quinto è diminuire del 18% il consumo di acqua grazie all’implementazione di nuovi e più efficienti sistemi di irrigazione che includono tecnologie all’avanguardia e diverse tipologie di sensori.
Infine diminuire l’utilizzo di energia del 15% sia grazie alle attuali misure già descritte per quanto concerne la riduzione della lavorazione dei terreni e dell’impiego dell’azoto, sia con future azioni che comprendono l’utilizzo della robotica per la mietitura e la selezione genetica per ottenere fibre migliori per la ginnatura.
Gli obiettivi e i progressi raggiunti verranno misurati attraverso uno strumento chiamato Fieldprint Calculator e monitorati da diversi organi dell’industria del cotone americano, tra cui Cotton Council International, Cotton Incorporated, National Cotton Council e Cotton Board.