Shima Seiki, Branchizio e MIC, la maglieria si esalta

Uno stand pieno di spunti e di colori quello che Shima Seiki ha allestito a Pitti Filati: alle linee regolari delle macchine per maglieria si mischiano le forme fluide degli abiti firmati da Vittorio Branchizio e le tonalità del filato di Manifattura Italiana Cucirini.

Ancora una volta Shima Seiki Italia ha fatto da vetrina tanto per le macchine quanto per la collezione dell’art director Vittorio Branchizio: abiti, giacche e pantaloni realizzati con filati naturali.

Un angolo dello stand ospita i prodotti di Manifattura Italiana Cucirini, a testimonianza del legame tra le varie eccellenze che contribuiscono alla realizzazione della collezione.

The Orbit il nome della collezione che occupa la parte centrale di un perimetro che accoglie invece tre macchine in tecnologia WholeGarment: SWG154 XR 18L, NSVR 183 21G e la macchina per accessori SWG 091 N2 5G, con la quale sono state realizzate le Shopping Bag della vicina Millefili.

“Questo insieme di brand – dice Tommaso Cumerlato (a destra nella foto a lato con Branchizio), responsabile commerciale di Manifattuta Italiana Cucirini – è la conferma che le sinergie portano buoni frutti. Veniamo da un periodo sicuramente di crescita anche se il 2023 sta proseguendo senza sussulti. In ogni caso nessuno di noi ha visione negative sul futuro, anzi…”.

Vittorio Branchizio si muove tra le sue creazioni spiegandone caratteristiche e peculiarità e sottolineando quanto sia importante e determinante ogni singolo filato per la riuscita del capo. L’esempio è proprio per i filati di MIC: “Magari compongono il 3% dell’abito – spiega Branchizio – ma può avere anche un’incidenza del 30% per l’utilizzo che ne viene fatto”.

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