Da un lato tutta l’innovazione tecnologica, dall’altro arte, design e storia riassunte in quattro foulard. E probabilmente non è un caso che uno dei prodotti di punta presentati a ITMA da Epson sia la nuova versione della stampante digitale su tessuto chiamata Monna Lisa, nel tipo ‘Vinci’ e in quello Evo Tre. Tutto nato dall’unione di forze e idee con Robustelli e For.Tex.
Si tratta di un’evoluzione continua di un prodotto ormai storico di Epson, che da quindici anni collabora con le altre due aziende e nel 2003 è ‘nata’ la prima Monna Lisa, evoluta passando dal lancio di Monna Lisa Evo nel 2011 e culminata oggi con il lancio delle due nuove macchine.
E dalle tre menti è nato anche il progetto Print Your Vision, che Epson, For.Tex e F.lli Robustelli vedono concretizzarsi nello stand del padiglione 18 sotto forma di quattro foulard creati da quattro giovani designer (vedi articolo precedente), chiamate a reinterpretare i disegni conservati nell’archivio del Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti di Como e a realizzarli proprio con la Monna Lisa e gli inchiostri Genesta.
Coordinatore di Print Your Vision è Matteo Augello (nella foto insieme alle designer), storico della moda e cultura popolare che si è occupato di selezionare le giovani: “Ho cercato quattro profili diversi da loro – spiega – sia per preparazione che per inserimento nel mondo del lavoro. Ho voluto dar loro delle superfici per esprimere il loro talento. E ora le loro opere, in serie limitata, non saranno commercializzate ma usate dalle ragazze e dall’azienda per i rispettivi scopi”.
In un mese si è passati dalla visita alla Fondazione Antonio Ratti alla realizzazione dei foulard: “Ci è stata lasciata una scelta fin troppo libera – dicono le quattro designer – perché ha messo gli archivi del Museo studio del Tessuto messi a disposizione dalla Fondazione sono davvero infiniti. Ognuna ha scelto in base al proprio approccio al progetto
“Spero che questo progetto – dice Mariagrazia Cuccuru, print designer ad Albini group, che ha realizzato Metamorphoses – porti ad una collaborazione sempre maggiore tra designer e specialisti tecnici. Print Your Vision è stato infatti utile per un confronto diretto e ha portato a vedere un prodotto finito, tangibile”.
“Sono felice – le fa eco Silvia Lo Presti, che invece ha ideato Radici (Roots) e che dal 20 novembre tornerà a lavorare in un ufficio stile a Milano – di aver conosciuto tutto lo staff di questo progetto e mi piacerebbe, in futuro, restare in contatto con tutte loro”.
Virtues è il foulard di Arianna Moroder, che lavora nel team di ricerca e innovazione di Mantero: “Nel futuro – dice – vedo novità importanti per il progetto mio e di mia sorella Lottozero a Prato”.
Infine il colorato Blossom di Teresa Morais Ribeiro, che lavora per Gabel: “Da questa nostra presenza ad un evento mondiale come ITMA – dice la designer portoghese – mi aspetto che possano arrivare contatti e collaborazioni con altri soggetti fuori dall’italia e dall’Europa”.