Non è rosea la visione dell’immediato futuro da arte degli imprenditori di Biella: l’indagine congiunturale mostra infatti previsioni pessimistiche.
Il report dell’Unione Industriale Biellese registra infatti il peggioramento di tutti gli indicatori rispetto allo scorso trimestre: il saldo fra pessimisti e ottimisti è tutto con il segno meno davanti. L’occupazione passa a -2 (era 2,9 lo scorso trimestre), la produzione totale a – 23,8% (sa -14%), gli ordini a -27,2% (da -12,5%) e la redditività a -11% (da -14%).
“Le previsioni pessimistiche – dice Paolo Barberis Canonico, vice presidente dell’Unione – riflettono il sentiment generale di prudenza a fronte di un rallentamento dell’economia e dell’aumento dell’incertezza. Mi riferisco alla contrazione della produzione di Germania e Francia e ad una ripresa della Cina al di sotto delle aspettative. Ad una debole domanda interna ed esterna si aggiungono altre variabili altamente complesse come l’inflazione, il calo del potere d’acquisto, l’innalzamento dei prezzi e, più in generale, l’instabilità geopolitica determinata dai conflitti ancora in corso. A fronte di prospettive così incerte, le imprese cercano di rispondere con un atteggiamento positivo che guarda alle prossime sfide: digitalizzazione, internazionalizzazione, transizione ecologica. Su questi temi il supporto all’Industria 5.0 è fondamentale”.