PVP 2016

PV, l'edizione digitale e qualche rimpianto

A quest’ora, minuto più minuto meno, avremmo dovuto varcare le porte del Parc des Expositions di Villepinte per l’edizione settembrina di Première Vision, quella di solito più vivace e partecipata. Invece quelle porte resteranno chiuse e tutto il salone vivrà la sua prima edizione digitale sul sito del Marketplace, che ormai da anni rappresenta la piattaforma online di PVP.

Contro le regole non si può andare: il Covid è ancora una minaccia, il tasso di contagio in Francia e nella capitale resta alto e quindi le autorità hanno vietato ciò che gli organizzatori della fiera speravano di poter avere: un salone fisico, sia pure dai numeri ridotti rispetto al solito ma pur sempre un gran bel segnale di ripartenza e coraggio.

Quindi da casa e dall’ufficio oggi e domani i tessuti viaggeranno di monitor in monitor, di display in display, così come gli accessori, la pelle ed i disegni per la stampa.

I numeri di Internet alla fine non si discostano molto da quelli della fiera fisica: più di 1.600 aziende online con oltre 40 mila proposte, tutte divise secondo la canonica classificazione dei saloni, ovvero Fabrics, Leather, Accessories, Yarns, Denim, Smart Creation, Designs e Manufacturing.

Mancheranno ovviamente i PV Awards, tradizionale appuntamento di fine estate ma ci sono il networking virtuale, otto digital forum e seminari per vedere le tendenze per l’autunno-inverno 2021/2022, conferenze e dibattiti sul futuro del settore. Con 15 digital talk si parlerà di evoluzione dei consumi, materie prime e delocalizzazione.

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