Anche il Giubileo appena avviato veste tessuto realizzato da imprese pratesi, come comunica Confindustria Toscana Nord. Una storia che si ripete fin da quando l’associazione di categoria era l’Unione Industriale Pratese.
I cardinali, i vescovi e i sacerdoti presenti nella Basilica di San Pietro in Roma all’apertura della Porta Santa lo scorso 24 dicembre indossavano le vesti liturgiche realizzate in occasione del Grande Giubileo del 2000 con il tessuto donato dagli industriali pratesi: furono oltre 16.000 i metri di quel tessuto, che si aggiunse a quello notissimo con cui fu confezionato il Manto Giubilare del pontefice. Anche i diaconi presenti all’apertura della Porta Santa in Laterano del 29 dicembre indossavano le vesti del 2000 realizzate col tessuto pratese.
Nel 2000 con i tessuti donati da Prato furono realizzate dall’Atelier X Regio di Venezia – che curò anche la progettazione stilistica di tutti i tessuti e dei capi incluso il Manto papale – oltre 4000 vesti liturgiche. Per i cardinali fu ideato un tessuto in sablé di lana e lurex, per vescovi e sacerdoti uno diverso in pura lana vergine a quattro capi ritorti fiammato in lurex. Tessuti e capi che evidentemente, dopo 25 anni, sono stati ritenuti così pregiati e preziosi da dare l’avvio anche al nuovo Giubileo.
C’è anche un altro legame fra i tessuti pratesi e il Giubileo del 2025: il vescovo di Prato Giovanni Nerbini ha infatti indossato il 29 dicembre, per l’indizione del Giubileo da parte della Diocesi, la copia della casula che – assieme a stola e mitra – il mondo del lavoro pratese, sempre in collaborazione con X Regio, donò a papa Francesco nel 2015 in occasione della sua visita in città. Al paramento fu attribuito il nome “Francesco, ripara”, rievocando le parole che Cristo rivolse a san Francesco (“Francesco, ripara la mia chiesa”). Il paramento per papa Francesco, così come la copia donata alla Diocesi e utilizzata ieri dal vescovo, fu realizzato con un tessuto particolarissimo: la riedizione moderna, grazie alle indicazioni tecniche contenute nelle carte di Francesco Datini, di un “panno” del XIV secolo, effettuata dal Museo del tessuto di Prato con il sostegno di Pratotrade.