C’era un tempo in cui Prato serviva, ben ricambiata, la patria fornendo coperte grezze e tessuti per le divise militari. Tempi, fortunatamente passati, di guerra, come quella del 15-18. Ed il Comune di Prato, in occasione delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra mondiale, previste nel progetto “La pace era il mio traguardo”: Prato e la Grande Guerra , finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dal Comune di Prato attraverso la Biblioteca Lazzerini, ha organizzato al Museo del Tessuto la mostra “Le forniture militari: una tradizione dell’industria pratese” curata dal Museo del Tessuto, partner del progetto”, inaugurata ieri e aperta fino al 19 febbraio.
Esposti capi d’abbigliamento, accessori e tessuti: il settore delle forniture militari per il Regio Esercito Italiano ha costituito un importante mercato per le industrie pratesi ancora attive nel periodo, che spesso riuscirono a sopravvivere proprio grazie alle enormi commesse di panno grigio-verde per le uniformi e di tessuti per coperte da campo, da casermaggio e per gli ospedali. All’interno del percorso espositivo denominato Prato Città Tessile, accanto ai documenti di proprietà del Museo che già raccontano questa produzione (coperte, studi tecnici, campionature di panno grigio-verde) sono esposti altri reperti relativi alla Grande Guerra realizzati per il corpo della Guardia di Finanza di Prato, pervenuti grazie all’interesse del maresciallo capo Gianluca Zagarri, collezionista di divise militari.
Tra gli oggetti esposti (uniformi, giubbe, cappelli, manifesti, bandiere, fotografie, medaglie ed altre onorificenze) si trovano esempi di sartoria militare e capi d’abbigliamento particolari, come la rarissima giubba da truppa realizzata in panno nero anziché grigioverde militare. La mostra, con ingresso a pagamento, è aperta dal mertedì al giovedì dalle 10 alle 15, il venerdì e sabato dalle 10 alle 19 e la domenica dalle 15 alle 19.