20 milioni di euro di costi, 4 anni di realizzazione ripartita in altrettanti lotti, 53 chilometri di rete: sono questi i numeri della fognatura industriale pratese, per la quale è stato sottoscritto il contratto e sono stati consegnati i lavori per il primo lotto.
A siglare l’impegno una società di scopo con intero capitale del Consorzio Progetto Acqua, rappresentata dalla presidente Dalila Mazzi; esecutrice la Rosi Leopoldo spa, che si è aggiudicata la commessa del lotto a seguito di una gara indetta dal consorzio fra le imprese edili dell’area Prato-Pistoia-Lucca aderenti ad ANCE Toscana Nord.
Dal 2006, anno in cui è stata riconosciuta la necessità di adeguamento della rete fognaria pratese e fu firmato fra soggetti privati (Consorzio Progetto Acqua con l’allora Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord) ed enti pubblici locali, regionali e nazionali un accordo di programma che prevedeva la realizzazione di una fognatura per gli scarichi industriali, con le acque reflue civili e industriali che dovevano quindi essere veicolate alla depurazione attraverso reti differenziate, il cammino ha trovato una conclusione adesso. Il soggetto realizzatore doveva essere in origine Publiacqua ma poi, considerate le difficoltà e i tempi lunghi che si profilavano, il Consorzio Progetto Acqua ha chiesto e ottenuto di subentrarle e di realizzare l’opera con le proprie risorse. Le risorse per la realizzazione della fognatura industriale saranno infatti interamente private. I lavori sono stati avviati nel tempo minimo reso necessario dai processi autorizzativi e dai passaggi tecnici.
“Realizzare una fognatura riservata unicamente alle imprese – spiega Dalila Mazzi – significa lasciare la rete attuale a esclusiva disposizione degli scarichi civili. In questo modo si risolverà il problema dell’inadeguatezza della fognatura esistente, che si manifesta in particolare nei casi, sempre più frequenti, di piogge violente e abbondanti che mettono a dura prova gli scolmatori. Dal punto di vista ambientale era ed è indispensabile intervenire: abbiamo deciso di farlo da soli, con risorse nostre, anche se confidiamo ancora in un qualche supporto pubblico che riterremmo doveroso. Per noi sarà in ogni caso uno sforzo molto grande, che sosterremo con la certezza di avere in futuro, avvalendoci della nostra rete, tariffe di fognatura più contenute di quelle attuali”.
Il primo lotto dei lavori avrà inizio a breve e coinvolgerà il Macrolotto 1; seguiranno, il Macrolotto 2, l’area industriale di Montemurlo e il Macrolotto 0. E’ un’opera del tutto eccezionale in Italia nell’estensione e nel suo nascere affiancandosi alla rete civile in aree in parte miste. “Ci teniamo che l’opera non solo sia funzionale ma che abbia anche un profilo ottimale dal punto di vista ambientale – conclude Mazzi – e per questo, ad esempio abbiamo voluto che i materiali per i condotti siano riutilizzabili, sicuri e non impattanti, tanto che dove è possibile, per oltre il 70% del tracciato, verrà impiegato il gres. Una scelta più costosa di altre ma che ci dà più garanzie”.
Nella foto la sottoscrizione del contratto di affidamento dei lavori con la presidente del Consorzio Progetto Acqua Dalila Mazzi e, per la Rosi Leopoldo, l’ingegner Marco Palandri.