Nel 2024 a Prato le imprese guidate da donne restano stabili, mentre a Pistoia si registra una leggera diminuzione dello 0,5%: è la sintesi dell’analisi svolta dalla Camera di commercio di Pistoia-Prato. A fine 2024 sono 13.804 le imprese femminili attive nelle province di Pistoia e Prato: una presenza rilevante che rappresenta il 24,5% del totale delle imprese. Il numero complessivo è leggermente diminuito rispetto al 2023 (-0,3%), ma il risultato è migliore rispetto ai dati regionali e nazionali (-1,0%).
“Le donne imprenditrici sono un motore fondamentale per la crescita del sistema economico del nostro territorio – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – È necessario investire su chi aspira a mettersi in proprio, sostenendo le donne lungo tutto il percorso imprenditoriale, dall’idea alla nascita dell’impresa. Solo così potremo costruire un’economia più dinamica, inclusiva e capace di affrontare le sfide del futuro”.
La presenza di imprese femminili è più elevata in provincia di Prato, dove raggiunge il 25,9% del tessuto imprenditoriale pratese, con 7.558 imprese guidate da donne. A Pistoia, invece, rappresenta il 23,1% del totale delle imprese complessive, con 6.246 imprese femminili.
“Le donne, abituate da sempre a gestire e amministrare la famiglia, portano nell’ impresa nuove idee e prospettive, modelli di business attenti al dettaglio e ai legami sociali, rompendo gli schemi tradizionali. Dare spazio alle donne significa aprire le porte a un nuovo punto di vista, a un modo diverso di fare impresa – commenta Patrizia Elisabetta Benelli, presidente del Comitato di Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Pistoia-Prato – Il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio, inserito in una rete nazionale, lavora per dare voce alle donne che fanno impresa e alle loro sfide quotidiane”.
A Prato il comparto dei servizi traina la tenuta dell’imprenditoria femminile, con un incremento dell’1,7% nelle attività di servizi rivolti alle imprese e un aumento del 2,4% in quelle di servizi alle persone. Negli altri settori il saldo di fine anno risulta invece negativo: nel manifatturiero si registra un calo dello 0,9%, confermando le difficoltà attraversate dal comparto moda, dove il settore tessile ha subito una contrazione del 5,1%; quello delle confezioni di articoli di abbigliamento dello 0,2%. La riduzione del numero di aziende “rosa” ha interessato anche il commercio al dettaglio (-1,2%), le costruzioni (-5,6%), il turismo (-0,7%) e l’agricoltura (-1,8%).
In termini assoluti le imprese pratesi “rosa” si concentrano prevalentemente nel manifatturiero (2.699 imprese, di cui 1.926 nelle confezioni), nei servizi (2.332 imprese, di cui 966 nei servizi operativi di supporto alle imprese e persone e 810 nei servizi alle persone), e nel commercio (1.768 imprese, di cui 849 nel commercio al dettaglio e 884 nel commercio all’ingrosso). Nel comparto industriale, invece, si attesta al 32,5%, quota su cui incide fortemente l’elevato numero di imprese manifatturiere specializzate nella produzione di articoli di abbigliamento avviate e gestite da imprenditrici di origine cinese.
Prato si conferma una provincia con una spiccata propensione all’imprenditoria femminile. Anche nel 2024, i dati hanno valori superiori di oltre due punti percentuali rispetto alla media regionale e di oltre tre punti rispetto alla media nazionale.
A Pistoia particolarmente significativa è la contrazione delle imprese femminili attive nel settore industriale, che segna una riduzione del 5,1%, con difficoltà più marcate nel sistema moda: tessile (-9,8%); confezioni di articoli di abbigliamento (-6,3%) e pelletteria (-10,4%).