Risposte immediate su cassa integrazione e moratoria F24, sostegno periodico agli investimenti per migliorare la competitività: queste le richieste più urgenti che il distretto pratese ha consegnato ai parlamentari eletti nel territorio alla fine dell’incontro di stamani.
Imprese, enti e sindacati del distretto si sono riuniti intorno ad un tavolo con i parlamentari in un momento assai critico, anche a causa del recente aumento del 20% di richieste di disoccupazione in sole due settimane.
Presenti gli onorevoli Chiara La Porta, Erica Mazzetti e Christian Di Sanzo, ai quali è stato chiesto di sollecitare il governo a intervenire velocemente: questo tanto per Confindustria Toscana Nord che per Cna e Confartigianato.
Per la moratoria sugli F24 per un problema burocratico è saltato l’emendamento al decreto Omnibus che arrivava dal mondo Confartigianato e Cna nazionali: i parlamentari si sono assunti l’impegno di recuperarlo nel dl Concorrenza che a giorni approderà alla Camera dei Deputati o in legge di bilancio. Ma quest’ultima ipotesi non piace al distretto perché significa dilazionare troppo i tempi.
La moratoria sui prestiti bancari è al centro del Tavolo della moda ma in fase interlocutoria sulle possibili soluzioni (ad esempio estensione delle garanzie o pre ammortamento); il credito d’imposta al 50% è sì nel decreto Omnibus ma risulta congelato con il reale rischio di essere ridotto al 30%.
“E’ stata una giornata importante perché condividere le richieste con i parlamentari ci consente di portarle con più forza al governo – afferma l’assessora alle attività produttive Benedetta Squittieri – e abbiamo bisogno di risposte urgenti. Poi c’è la prospettiva per strutturare le nostre aziende in fatto di competitività. Il mondo della moda sta cambiando a livello globale e noi ne misuriamo ogni giorno l’impatto. O ci mettiamo al fianco di chi opera in questo settore o rischiamo di perdere competenze e capacità che ci invidiano in tutto il mondo. Al momento non vedo la consapevolezza dell’importanza del settore Moda per la nostra economia e per il mantenimento della qualità della vita che al momento ci possiamo permettere”.
Tra i temi trattati al tavolo anche la continuità alle misure di sostegno alle imprese del distretto che investono in transizione ecologica e digitale e in innovazione e quindi ai 10 milioni di euro concessi dal governo Draghi. Ma le speranze sono poche rispetto sia al quantitativo di risorse che dello strumento ad hoc. Qualche risposta potrebbe arrivare dal decreto Made in Italy.
“Siamo di fronte a una crisi diversa da tutte le altre – ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti – contrassegnata da un calo dei consumi interni e da un quadro internazionale ed europeo complicatissimo che rallenta le esportazioni. Il rifinanziamento della cassa integrazione e il dilazionamento dei debiti con banche e lo Stato, devono diventare realtà entro pochissime settimane. Adesso è il momento della responsabilità, non delle polemiche politiche o delle strumentalizzazioni ideologiche. Ora dobbiamo stare al fianco delle nostre imprese e dei lavoratori”.