Anche quest’anno il Graduation Show degli studenti di Polimoda ha rappresentato un interessante appuntamento per produttori e appassionati di moda e un’opportunità unica per gli studenti che hanno goduto del vivace contesto che si respira a Firenze nella settimana di Pitti Uomo.
La sfilata, con la direzione creativa del direttore Massimiliano Giornetti, si è svolta infatti il 12 giugno nella splendida cornice di Villa Palmieri, davanti ad un selezionato pubblico composto da professionisti del settore, media e appassionati di moda: 18 studenti del quarto anno del corso di Fashion Design e del Master in Collection Design, di 13 diverse nazionalità, hanno presentato le loro collezioni finali e sono stati valutati da una giuria composta da nomi illustri del mondo della moda, tra cui Stefano Pilati (Creative Director e Founder di Random Identities), Gaia Repossi (Creative Director di Repossi), Giuseppe Angiolini (Founder di Sugar), David Koma (Creative Director del brand omonimo) e Marc Goehring (Stylist e Art Director).
Con oltre cento look esibiti, i designer hanno avuto l’opportunità di esprimere con fermezza ed autonomia la loro identità creativa. Assoluta libertà di espressione al culmine del loro percorso di studi all’interno di Polimoda. “Quest’anno, abbiamo lavorato con i nostri studenti di Fashion Design non sull’idea tradizionale di collezione, ma piuttosto ad uno sviluppo profondo dell’identità del singolo. Un linguaggio personale e unico che si sprigiona attraverso il disegno di moda – spiega il direttore, Massimiliano Giornetti – Non vediamo la moda come una forma di arte effimera, ma piuttosto come un potente strumento di comunicazione capace di connettere e dare forza all’individuo”.
A conquistare i giudici, tuttavia, la collezione di Jimena Guzman, diplomanda del corso Undergraduate in Fashion Design: la collezione “Bajo Mundo” è un vibrante omaggio alle radici culturali della Repubblica Dominicana, Guzman ha saputo fondere l’artigianato tradizionale con un touch contemporaneo. La scelta dei materiali è stata infatti caratterizzata dall’inclusione di oggetti di uso quotidiano trovati per le strade della Repubblica Dominicana e dei Caraibi, dando loro una seconda vita: la rafia ricavata dalle foglie di palma è al centro della collezione, integrato con elementi di cuoio e metallo.
Fra gli studenti che hanno sfilato, cinque hanno scelto tessuti realizzati col Lanificio Fratelli Balli, (nella foto) che ha così confermato la collaborazione con il centro internazionale di alta formazione per la moda a Firenze. Jacquard, herringbone, tessuti da mano shetland arricchiti da preziose applicazioni, sono solo alcuni dei tessuti realizzati dal Lanificio Fratelli Balli di Prato per i giovani stilisti di Polimoda. “La collaborazione con Polimoda è un’esperienza molto positiva, che ci permette di stare a contatto con giovani talenti – spiega Leonardo Raffaelli, socio del Lanificio Fratelli Balli – Una collaborazione che ci permette di entrare in una visione futuristica con un confronto molto stimolante”. Da luglio i capi realizzati assieme agli studenti di Polimoda si potranno trovare in mostra nel salone eventi del Lanificio e ci resteranno fino a ottobre, così da dare la maggiore visibilità possibile ai ragazzi.
Collaborazione speciale per questa edizione con Silhouette, leader mondiale nell’eyewear senza montatura di alta gamma, che ha celebrato il 25esimo anniversario facendo sfilare in passerella le reinterpretazioni degli studenti dell’iconico modello Titan Minimal Art (TMA).