Pitti Filati, si rivedono gli stranieri

L’edizione n.78 di Pitti Filati si sta chiudendo in questi minuti ed i primi numeri fanno pensare ad una crescita di buyer e visitatori.

Le previsioni sull’affluenza finale dicono infatti che si raggiungerà quota 4.250 buyer, in crescita del +2,5% rispetto a un anno fa. Sul fronte estero le presenze complessive dovrebbero superare i 1.800 compratori (numero di poco superiore a un anno fa), ma con una crescita di quasi il 6% in termini di ditte internazionali presenti. Guardando ai singoli mercati, risultano in crescita quasi tutti i mercati europei (Gran Bretagna +3%, Germania +2,6% e Francia +1% nel numero ditte, Spagna +4%, Olanda +7,5%), così come crescono tutti i paesi del Nord Europa; ottima la performance degli Stati Uniti (+8%), cresce anche il Giappone (+5% nel numero delle ditte presenti), e un bel ritorno della Russia che mette a segno un +40%; confermano i loro livelli di presenze Cina, Hong Kong e Turchia.

Il mercato italiano sta facendo registrare una crescita del +4,5%: un ottimo segnale per l’intero settore, dopo qualche stagione in cui i numeri dei compratori italiani avevano sofferto. “Un’edizione di Pitti Filati decisamente positiva ed energetica”, commenta l’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone. “Le nostre aziende ci stanno confermando non solo ottimi risultati in termini di affluenza ma anche grande soddisfazione per la qualità altissima delle presenze, che si sono tradotti in tre giorni intensi di lavoro negli stand, di ordini e campionature per la prossima stagione da parte dei designer e dei rappresentati degli uffici stili delle più importanti aziende della moda internazionale. Pitti Filati rappresenta la fascia alta del mercato, che nonostante le incertezze degli scenari internazionali sta vivendo una fase positiva e dinamica, trainata da una spinta forte su ricerca e innovazione, che lascia ben sperare per l’andamento complessivo della filatura nell’anno in corso. E il salone ha raccolto apprezzamenti ottimi anche per il nuovo Spazio Ricerca Materiality, che ha lanciato tendenze e input ispirazionali per la ricerca nella maglieria, così come tanta attenzione si è avuta per le anteprime e i progetti speciali lanciati a Firenze a questa edizione”.

Nella classifica dei primi 15 paesi esteri si conferma in testa la Gran Bretagna, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Giappone, Olanda, Turchia, Russia, Svezia, Cina, Belgio, Corea, Danimarca.

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