Pitti Filati ha più appeal all'estero

Crescono i visitatori stranieri di Pitti Filati, diminuiscono, anche se in minima parte, quelli italiani. Questo il sunto dei numeri finali della fiera fiorentina, dove comunque la ricerca e la qualità l’hanno fatta da padrone.

I compratori sono arrivati da oltre 50 paesi esteri, con una crescita dei buyer esteri  intorno all’1%, per un totale che ha superato le 1.800 presenze nonostante il quasi -2% di compratori italiani. In totale Pitti Filati ha richiamato alla Fortezza da Basso circa 4.350 compratori totali, uguagliando gli alti livelli raggiunti un anno fa.

Tra i mercati esteri di riferimento: performance in aumento per Francia (+5%), Stati Uniti (+18%), Svizzera (+10%), Russia (+8% come numeri aziende presenti), Olanda (+5%), e per i mercati del Far East come Cina, Hong Kong e Corea del Sud; numeri in diminuzione da Gran Bretagna, Germania e Turchia.

“Ancora una volta – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – Pitti Filati ha lanciato un messaggio positivo per l’eccellenza della filatura italiana e internazionale . “Abbiamo visto tre giornate intense di attività, con feedback molto positivi sulle nuove collezioni e sulla grande ricerca che le filature hanno presentato – a base di sostenibilità, filati performanti e creatività, spinti ai massimi livelli – a un pubblico qualificatissimo di designer, uffici stile e operatori del settore. Così come apprezzamenti molto positivi sono arrivati per le sezioni di servizio al mercato (KnitClub e Fashion at Work) e per il nuovo Spazio Ricerca RAW, curato da Angelo Figus e Nicola Miller, giudicato da tutti come emozionale, informativo e immaginifico. Concludiamo questa edizione con grande ottimismo, e guardiamo già con alte aspettative al Pitti Filati del prossimo giugno”.

Nella classifica dei primi 15 paesi esteri di riferimento si conferma in testa il Regno Unito (221 compratori), seguito da Francia (202), Germania (204), Stati Uniti (129), Svizzera (90), Spagna (79), Russia (76), Turchia (76), Giappone (70), Olanda (61), Cina (57), Belgio (35), Svezia (28), Corea del Sud (25) e Hong Kong (24).

Affluenza buona anche per Vintage Selection.

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