Pitti Filati: una fertile calma

Pitti Filati è da sempre caratterizzato da un’atmosfera meno glamour delle precedenti manifestazioni di Pitti Immagine, in più l’edizione per la Primavera/Estate è quella che solitamente registra minore affluenza: alla luce di queste premesse non sembra preoccupare la tranquillità che ieri si viveva nei corridoi tra gli stand. Discorso diverso per gli stand, che invece erano tutti animati in linea di massima da interessanti conversazioni b2b. Pitti Filati quindi si conferma fiera operativa e di pochi fronzoli. Oltre che momento di confronto tra i filatori stessi.

Si parla della apparente necessità di una doppia associazione sia a Confindustria che a Sistema Moda Italia, che fa storcere il naso ad alcuni industriali che valutano l’opportunità di sostenere questo doppio costo.

Si parla di aziende che combattono con le difficoltà congiunturali, come la New Mill di Montemurlo che a fine ottobre ha chiesto al tribunale di Prato l’ammissione al concordato in continuità e che sta registrando dei rincuoranti aumenti nelle vendite, specialmente nei filati fantasia.

Si parla di spostamenti strategici nell’associazionismo, come Lineapiù di Alessandro Bastagli che sta valutando di iscriversi a Confindustria Firenze, scelta logica vista l’ubicazione a Capalle, nel comune di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, meno logica date le origini pratesi dell’azienda fondata dalla famiglia Coppini. Ma pare che Confindustria Toscana Nord, all’epoca ancora Unione Industriale Pratese, non abbia a suo tempo fatto una buona impressione a Bastagli che aveva appena riportato a dritta il timone dell’azienda.

Intanto è avviato il secondo giorno di fiera. L’unico che possa dare risposte.

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