19 tecnici con una profonda conoscenza della filiera tessile, del tessuto e delle tecnologie digitali per il settore sono pronti ad entrare (o restare) nel mondo del lavoro dopo aver terminato Tech.xtile Designer, il corso IFTS di “Tecnico delle attività di progettazione del tessuto e di industrializzazione del prodotto” al PIN di Prato.
I corsisti sono riusciti, nonostante la pandemia, a portare avanti tutti i moduli, un’esperienza documentata attraverso la realizzazione di project work e lavori dove gli studenti hanno dato sfogo alla propria creatività e messo in atto le competenze acquisite di progettazione del tessuto, di fatto poi concretamente realizzato e rifinito con la collaborazione delle imprese del territorio.
Il corso IFTS è stato organizzato da PIN insieme all’Istituto Tullio Buzzi, all’Università degli Studi di Firenze, l’azienda Antilotex Flock Italia con la collaborazione di Confindustria Toscana Nord. È stato finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Fondo Sociale Europeo. E’ la quarta edizione del corso che ha visto, fin dal suo esordio, un forte interesse da parte di disoccupati ma anche occupati alla ricerca di una riqualificazione (oltre 90 domande di partecipazione).
Questa edizione si è caratterizzata per alcune tematiche innovative in forte sviluppo quali: digital marketing, digitalizzazione ed archivio digitale dei tessuti, stampa 3D. Tematiche che si sono unite agli aspetti più tradizionali: materie prime, test di controllo del prodotto, tendenze del mercato, ciclo di filatura, tessitura e rifinizione.
Subito dopo la fine del percorso formativo oltre la metà degli studenti ha consolidato il rapporto con le aziende che hanno collaborato.
“In un momento di grande trasformazione dei modelli di produzione nel settore tessile – dichiara Daniela Toccafondi, presidente del PIN – poter affinare le competenze degli studenti in direzione degli obiettivi delle aziende rappresenta per il PIN un grande merito e un motivo di orgoglio. La digitalizzazione dei processi necessita infatti di una sostenuta azione formativa per adeguare le competenze di tanti lavoratori e il PIN può sopperire a questo bisogno mettendo in campo docenti riconosciuti come altamente qualificati sia nel tessile che nella digitalizzazione”.