Di milione in milione: la stima dei danni causati dall’alluvione in Toscana sale ogni ora ed al momento i 500 milioni ipotizzati appaiono una stima al ribasso.
Metà distretto pratese si è salvato, magari grazie ad una inclinazione fortunata della strada, ad un tombino più libero di un altro o alla lontananza da fossi e torrenti. Anche a pochi metri di distanza lo scenario appare opposto, come in alcune zone di Montemurlo, tra via Milano e via Scarpettini.
Ad un primo giro di controlli hanno ripreso l’attività in modo abbastanza regolare aziende come Fil3 a Montemurlo, che non ha avuto danni di nessun tipo, o Dinamo Contemporary Fabrics: “I danni ci sono stati – dice Sandro Ciardi – ma già adesso siamo a lavoro perché è tornata la corrente ed abbiamo ripulito dal fango. Ovviamente è del tutto rovinato il parquet dello showroom ma il mio pensiero va a chi ha i macchinari sommersi dal fango”.
Tutti al lavoro per ripartire al più presto anche al Gruppo Colle di Cantagallo. Alla Manteco sono entrati acqua e fango in azienda, ma i danni non sono gravissimi; qualche reparto è già operativo e la speranza è di essere al 100% entro brevissimo tempo.
Intanto il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, in un incontro a Prato con istituzioni e aziende, ha annunciato la disponibilità di 100 milioni a fondo perduto per le aziende che esportano e hanno il 3% di export nel fatturato. Previsti altri 200 milioni di prestiti agevolati in aggiunta, in attesa della moratoria per le rate dei prestiti Sace.
Tajani ha ipotizzato l’erogazione dei fondi per fine mese e ha garantito che altre risorse arriveranno da altri ministeri. Presente anche il presidente della Regione Giani, nominato commissario, che ha detto di lavorare alla sospensione dei mutui alle imprese e a coloro che sono stati colpiti dalle alluvioni.