Far conoscere e rendere appetibile un settore industriale che ha bisogno di addetti. Questo lo scopo ultimo del progetto di Confindustria Toscana Nord ‘E’ di moda il mio futuro’ giunto alla sua ottava edizione e presentato oggi per bocca di Francesco Marini e Maurizio Sarti, presidente e componente della sezione Sistema Moda di CTN. Un appuntamento atteso dalle scuole di Prato, Lucca e Pistoia che per questa edizione supera le aspettative e registra 650 richieste per le visite nelle 19 aziende del settore tessile e calzaturiero che hanno dato la loro disponibilità. Destinatari del progetto studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado che fino al 25 ottobre possono iscriversi alle diverse iniziative ancora disponibili e partecipare ai concorsi, per i quali questa edizione prevede una novità.
Mentre gli studenti più giovani avranno un concorso sulla decorazione di magliette, quelli delle scuole superiori si cimenteranno con l’ideazione di un tessuto e la creazione di un abbozzo di modello per il suo utilizzo, un utilizzo però in parte vincolato perché protagonista sarà il tailleur grazie all’ispirazione dalla mostra dedicata a Walter Albini e sulla cui storia i ragazzi riceveranno una formazione. Anziché avere un podio con tre posti, quest’anno si avranno tre primi premi in diversi ambiti: saranno cioè premiate la creatività, lo stile e l’aderenza alle tipicità tessili del distretto. Uno dei tre capi sarà anche realizzato.
“E’ importante che giovani, giovanissimi, ma anche i genitori vedano con i loro occhi come sono evoluti negli ultimi anni gli ambienti di lavoro di questo settore – commenta Maurizio Sarti – e che capiscano che anche le mansioni più semplici oggi richiedono professionalità e competenze, per esempio linguistiche o informatiche. Il settore moda non sta vivendo un momento tranquillo, ma vale la pena comunque avvicinarsi ad un comparto che offre contratti di lavoro per lo più a tempo indeterminato, livelli retributivi di tutto rispetto e possibilità di crescita“.
Senza farsi intimorire dalle contingenze congiunturali macroeconomiche, dunque, i giovani sono invitati ad impegnarsi in un settore che resta uno di quelli trainanti dell’economia italiana, un settore che ha bisogno di nuove forze se, come ha sottolineato Francesco Marini “nel distretto pratese il 27% dei dipendenti ha più di 55 anni e il 10% più di 60: cinquemila persone che nei prossimi dieci anni lasceranno il lavoro e le cui competenze non possono andar perdute, ma devono essere trasmesse a giovani lavoratori. Solo in quel che resta dell’anno in corso ci saranno 500 pensionamenti: vuoti che vanno colmati e che significano opportunità per i giovani”. Per fortuna una tendenza positiva è avviata, infatti la quota degli under 34 impiegati nel settore è in crescita.
Dopo aver suscitato interesse con questo progetto, il testimone passa alle scuole e agli enti di formazione: sul territorio ne esistono già, si pensi agli Istituti Buzzi e Marconi per le figure più tecniche, ma stanno nascendo anche corsi post diploma come gli ITS oppure Sinobiltex, avviato proprio in questi giorni dalla Confindustria insieme al PIN, mentre per le mansioni più semplici vengono realizzati, purtroppo in maniera poco sistematica, corsi di formazione da parte di società private a cui sempre più spesso rivolgono la loro attenzione lavoratori extracomunitari.