La crisi dei distretti tessili italiani non accenna a placarsi e da Prato arrivano anche segnali di impazienza con destinazione Roma.
“Ad oggi il distretto tessile ha ricevuto solo no dal governo” ha detto l’assessore alle attività produttive del Comune di Prato, Benedetta Squittieri, al termine dell’incontro del tavolo della moda regionale a cui ha partecipato per fare il punto sullo stato di salute del settore e sulle misure necessarie per aiutare le imprese a superare il momento critico.
L’attesa maggiore è per le otto settimane di cassa integrazione: “Ad oggi – continua Squittieri – il governo ha messo in campo solo 8 settimane di cassa integrazione e non sono ancora tecnicamente utilizzabili per mancanza dei decreti di applicazione. Nessuna risposta sulle richieste che abbiamo condiviso al tavolo di distretto di Prato e portate avanti a livello nazionale dalle categorie economiche, prima nel decreto Omnibus e poi nel dl Concorrenza. Ora è la volta della Legge di bilancio nella speranza che l’esito sia diverso dai precedenti tentativi. A quanto pare non c’è la consapevolezza che serva una risposta immediata”.
L’imprenditoria pratese ha chiesto la moratoria sugli F24 per il 2025, la risoluzione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo con una formula di saldo e stralcio al 50%, e il rifinanziamento del credito d’imposta al 50% per investimenti nell’Industria 4.0.
“Queste continue crisi – conclude Squittieri – rischiano di farci perdere pezzi di filiera produttiva nonostante si tratti di aziende che continuano a investire in transizione ecologica e digitale. Non possiamo permettercelo perché abbiamo di fronte a noi una ulteriore sfida quella delle normative europee sul tessile che potranno essere un limite ma anche una grande occasione per il primo distretto tessile circolare d’Europa”.
Giudicato invece positivamente l’impegno della Regione sia sul fronte ammortizzatori sociali con l’assessora al Lavoro Alessandra Nardini che su quello di sostegno agli investimenti prospettato dal collega alle attività produttive, Leonardo Marras.
La riunione del tavolo regionale è stata aggiornata a lunedì prossimo, 25 novembre, alla presenza dei parlamentari.
Apprezzamento di Confartigianato Moda per la convocazione del Tavolo della Moda da parte del Governatore Eugenio Giani: “La preoccupazione resta – dichiara il presidente Moreno Vignolini – e ora è cruciale non perdere questa opportunità di intervento. Chiediamo con forza che le nostre proposte, avanzate sin da febbraio, vengano incluse nella legge finanziaria attraverso un emendamento promosso dal Mimit. Chiediamo alla Regione di diventare un portavoce autorevole di queste istanze, condivise da tutte le forze economiche e sociali presenti al Tavolo, superando quelle scollature col Ministero che non hanno aiutato a ottenere le misure necessarie per il nostro comparto”.