A Milano è già arrivata la primavera/estate, quella del 2026 e anticipata da MU Land, le tendenze di Milano Unica per la prossima edizione del salone.
Un nome che nasce da un pensiero profondo, ovvero dalla “consapevolezza che la ricerca di nuove opportunità materiali va di pari passo con la riscoperta dell’armonia interiore”.
MU Land quindi da una parte propone il territorio come un luogo fisico, e dall’altra lo considera scoperta e conquista di nuovi ambiti professionali e lavorativi, oltre che ricerca del sé.
Il primo territorio scelto è quello della sostenibilità: ecologia, riuso, upcycle, rispetto ambientale e delle risorse sono gli argomenti connessi al tema, che si declina poi in tre aspetti.
Land of Farm – Rural è il primo, con un forte richiamo allo spirito genuino e semplice della campagna: le matrie prime sono lino, cotoni e canapa, ma anche legno, bambù e cuoio. I tessuti sono caratterizzati da bouclé, floccati, tele rustiche, maglieria leggera, reti macro in maglieria e lavorazioni applicate.
La camiceria è in cotone con macro righe irregolari o sfumate, panni in tinta unita o con stampe a micro fiori e baiadere.
Land of Spirit – Zen è invece meditazione, silenzio, pace interiore: ci sono cotoni spalmati leggeri con mano borotalcata, tele e rasi leggeri di seta e lana, freschi di lana e gessati, plissettati di cotone e lana leggeri, mohair e lino scattanti e leggeri. Non mancano organze, chiffon, shantung e tessuti effetto pelle.
La camiceria è oversize, leggera o pesante, sia in tinta unita che tono su tono.
Infine Land of Urban – Underground, legato alle avanguardie artistiche e al pensiero anticonvenzionale. I tessuti sono fluidi, fluorescenti, vinilici, lavorati tridimensionalmente, leggeri ma voluminosi. Tra i denim, tutti gli usurati, sia i classici che laserati e lavorati a trecce o rete.