A dividerle sono i non pochi metri che separano i padiglioni 3 e 5 del NECC di Shanghai, ma Milano Unica e il padiglione italiano a Chic sono unite dalla qualita’ del prodotto made in Italy.
Tessuti quasi esclusivamente del nord Italia da una parte, accessori, scarpe e borse quasi esclusivamente campani dall’altra per formare una filiera unica che si concretizza a 10.000 chilometri da casa e che e’ quotidiano oggetto di visite da parte di clienti cinesi, piu’ o meno potenziali.
A certificare l’importanza della presenza delle aziende italiane alle due fiere di Shanghai e’ stato il Console Generale Michele Cecchi, che durante la prima giornata di lavori ha visitato sia Milano Unica che Chic: accompagnato da Valentina Petroli di Agenzia Ice, Paola Motta per il salone milanese e Francesca Porto di Seint, l’agenzia che cura la delegazione italiana a Chic, il diplomatico italiano si e’ intrattenuto con i vari espositori per capirne offerta di prodotto e esigenze sul mercato cinese.
Nel padiglione Italian Fashion a Chic si e’ anche fermato per un brindisi ed un rinfresco a base di caprese e pizza, buon rimedio per attutire la nostalgia dell’Italia: durante il breve party Cecchi ha dispensato consigli e suggerimenti a chi vuol affacciarsi sul mercato cinese per vendere i propri prodotti artigianali. Servirsi dell’appoggio istituzionale di Ice, Consolato e Camera di Commercio in primis ma anche trovare partners affidabili in loco, appoggiarsi a chi ha gia’ iniziato a commerciare con la Cina e avere pazienza. Ultima cosa, ma non meno importante, anzi, affidarsi alle piattaforme di commercio digitale ed ai social, creando con l’aiuto di esperti un intenso traffico di contatti su siti e app: Alibaba e Wechat i nomi piu’ ricorrenti ma non solo, visto che i cinesi che si affidano ad Internet per gli acquisti sono davvero tantissimi.