L’Ufficio Studi Economici di Confindustria Moda presenta un dato incoraggiante riguardo l’andamento della moda donna, nonostante il periodo critico dei primi 10 mesi del 2024: l’export infatti è in crescita del +2,4% e raggiunge un valore complessivo di 10,2 miliardi di euro.
A livello geografico, sia i mercati intra-UE che quelli extra-UE hanno contribuito a questa performance positiva: i paesi dell’Unione Europea, che rappresentano il 47,8% dell’export totale, hanno visto un incremento del +2,7%, mentre i mercati extra-UE sono cresciuti del +2,0%.
La Francia si conferma il primo mercato di destinazione, con un aumento delle esportazioni del +8,2% e una quota del 14,3% sul totale export del comparto. Seguono Germania, che registra una flessione del -6,5%, e Stati Uniti, con una crescita del +5,8%. Particolarmente significativa la performance della Cina, che segna un aumento del +21,8% mentre Hong Kong cresce del +7,1%. Sul versante opposto, la Svizzera, avendo perso il suo ruolo di hub tecnico, sperimenta un calo marcato del -43,6%, mentre gli Emirati Arabi Uniti emergono con un incremento del +45,1%, pur mantenendo una quota minima di mercato del 1,9%.
In merito alle importazioni, il settore della moda donna italiana ha registrato un lieve calo dell’1,2%, attestandosi a 6,1 miliardi di euro tra gennaio e ottobre 2024. La Spagna si conferma il principale fornitore con valori in crescita, seguita da Cina e Francia, rispettivamente secondo e terzo fornitore, paesi che mostrano entrambi una riduzione delle esportazioni verso l’Italia (-0,3% per la Cina e -12,3% per la Francia).
Sul fronte del consumo nazionale, i dati, rilevati da Sita Ricerca, evidenziano un aumento medio del +2,8% rispetto all’anno precedente (10 mesi), segnalando una ripresa della domanda interna. Tuttavia, le stime per il 2024 prevedono un fatturato in lieve contrazione, con una riduzione di circa il -2,0% rispetto al 2023.