Moda africana e tessile, il sistema si interroga

“Made in Italy, tessile e moda africana: verso quale direzione?” è stata la domanda alla quale hanno cercato di dare una risposta i presenti alla conferenza organizzata nell’ambito dell’Italia Africa Business Week a Roma.

Ruth Akutu Maccarthy, vice presidente dell’Afro Fashion Week Milano ha moderato gli interventi di Gianfranco Di Natale, direttore di Sistema Moda Italia e di Confindustria Moda per gli Affari Istituzionali, Daniela Piscitelli, vice presidente dell’International Council of Design, Antonio Franceschini, responsabile nazionale di Cna Federmoda, Younan Taha, dell’ambasciata dell’Egitto, Emanuela Mora, docente all’Università Cattolica di Milano, Eliza Pereira, esperta del settore moda e  mercato Italia, Michelle Francine Ngonmo, dell’Afro Design Week Milano, Chiara Ciaravola, presidente dell’associazione Salambò e Antonio Avallone, di Ice Agenzia.

“Il rapporto con la moda africana – ha dichiarato Franceschini –nei termini in cui si viene affrontato negli ultimi anni non è di oggi per quanto ci riguarda. Fin dal 2008 come Cna Federmoda abbiamo iniziato a sviluppare azioni di scouting anche nell’area subsahariana, non pensando solo all’Africa della sponda sud del Mediterraneo, da utilizzare in termini di opportunistica delocalizzazione, ma pensando all’intero continente come opportunità di integrazione e sostegno all’industria italiane ed europea per costruire forti alleanze nella sfida della globalizzazione dei mercati, cercando partenariato per le produzioni di alta gamma. Avviammo un confronto con quanto avveniva in Burkina Faso con Folies de Mode creando connessioni tra giovani designer italiani e artigiani burkinabé poi nel 2010 abbiamo avviato una intensa collaborazione con la Mozambique Fashion Week che ci ha portato a definire un protocollo d’intesa con la DDB Mozambique in occasione della missione di sistema del Governo italiano del 2014”.

E poi ancora la Tunisia con l’accordo con il Groupement Professionnel de la Confection et de l’Habbillement de la Confédération des Enterprises Citoyennes de Tunisie per implementare le occasioni d’incontro con potenziali partner e clienti e proporre soluzioni innovative per gli industriali dell’area permettendo ai giovani provenienti da scuole del settore italiane e tunisine di conoscersi e confrontarsi.

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