Confermata anche nella 37esima edizione la collaborazione tra Milano Unica e Filo, che ha deciso di presentare nello spazio riservato nel Padiglione 1, all’interno dell’area “MU Community” i filati del progetto FiloFlow. Una scelta che nasce dal fatto che la sinergia tra Filo e Milano Unica si manifesta in particolare nel segno della sostenibilità, della filiera e della creatività: per questo, da diversi anni Filo ha scelto di proporre a Milano Unica solo i filati delle aziende che aderiscono al suo progetto di sostenibilità, FiloFlow. Sotto il profilo stilistico-creativo, invece, Filo propone alla 37a edizione di Milano Unica il video “Geografie Immaginarie”, con le ispirazioni dei “Dialoghi Creativi” realizzati da Gianni Bologna per la 59a edizione di Filo.
“La partecipazione di Filo a Milano Unica è una tradizione consolidata da anni, molto apprezzata dagli operatori del tessile e dettata dalla comune volontà dei due Saloni di rafforzare le sinergie che ci accomunano – commenta Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – Siamo però particolarmente soddisfatti di essere presenti a questa edizione che in particolare ha come cardine la valorizzazione della creatività sostenibile e della ricerca continua che unisce tradizione e innovazione. Sono valori che anche noi di Filo promuoviamo attraverso il nostro lavoro e quello delle aziende che partecipano al nostro Salone. Di edizione in edizione, nella continuità di filiera che innegabilmente lega le due fiere vediamo ampliarsi il terreno dei valori condivisi, l’approccio concreto alle sfide complesse che le aziende che compongono il settore tessile devono affrontare, dalla digitalizzazione alla formazione, fino alle nuove frontiere della comunicazione rese possibili dalla tecnologia, come il Metaverso. Ma è soprattutto su concetti come sostenibilità creativa, tracciabilità, circolarità e innovazione costante che Filo e Milano Unica si trovano in sintonia, nella convinzione condivisa che solo una filiera integra e coesa può realizzare quei prodotti tessili di alta qualità, ottenuti nel rispetto dell’ambiente e delle persone che il consumatore sempre più ci chiede”.
Se dunque sull’alta qualità non ci sono dubbi, Monfermoso fa un appunto alla filiera tessile in merito alla capacità di comunicazione, che probabilmente è anche una delle cause dello scarso interesse di molti giovani alle opportunità di lavoro che il settore offre: “Certamente i nostri imprenditori sono stati più bravi nel fare e nell’innovare che nel comunicare quanto hanno fatto e su questo dobbiamo lavorare. Innanzitutto per far conoscere ai giovani il fascino e la modernità di queste lavorazioni e le conseguenti opportunità di impiego che esistono in questo settore. In secondo luogo per aumentare la consapevolezza dei consumatori che facendo scelte ragionate potrebbero collaborare a raggiungere quella sostenibilità che è l’obiettivo più importante. Un obiettivo che non si raggiunge soltanto con l’utilizzo di tecnologie che non impattano sull’ambiente, ma anche con la lunga vita e il riuso dei capi. Condizione che è possibile se i capi sono di qualità ed ecco che il cerchio si chiude”. Davanti a qualche espositore che dubita dell’utilità delle fiere in questo mondo iperconnesso, Monfermoso non ha dubbi: “Le fiere servono e sono sempre più una piattaforma di lavoro. Certo sono cambiate: il cliente non viene più a Filo per vedere la cartella colori e avere un preventivo, ma per conoscere il filato, la sua origine e la sua lavorazione. Non a caso Filo ha inserito in fiera le fasi del finissaggio e delle materie prime. Il cliente non vede più solo quel filo, ma anche le sue potenzialità e cosa c’è dietro in termini di riuso, riciclo, welfare. Senza contare che la vicinanza tra i produttori è occasione di conoscenza, di nascita di collaborazioni”. E’ innegabile che anche Filo, come tutte le fiere, ha avuto qualche passo più faticoso negli anni scorsi durante i quali alcune manifestazioni hanno chiuso definitivamente i battenti. “Filo è riuscito a ripartire con forza grazie soprattutto alla qualità degli espositori – commenta Monfermoso – non abbiamo mai abbassato l’asticella per nessun tipo di materiale, che sia cashmere che sia poliestere. I nostri visitatori sanno che possono trovare l’eccellenza in ogni ambito”.
In quest’ottica per la prima volta parteciperà alla prossima edizione di Filo l’Associazione Cotone Egiziano per mostrare come una fibra semplice e comune come il cotone possa declinarsi in molti modi.