I visitatori, ahimè, non si moltiplicano, ma si dividono tra le fiere. Così Milano Unica fa segnare un calo della partecipazione italiana, compensata tuttavia dalle presenze registrate a Prima. Quindi, alla fine, c’è soddisfazione tra espositori e organizzatori.
“Un’edizione che conferma l’importanza della nostra proiezione internazionale e che mi permette di effettuare – commenta Silvio Albini, presidente di Milano Unica – un solido passaggio di consegne al mio successore Ercole Botto Poala”.
Durante la tre giorni milanese sono state 6.322 le aziende che hanno visitato gli stand dei 404 espositori, ma stavolta non si può fare un semplice confronto tra edizioni, dato che nell’ultima stagione l’offerta di Milano Unica si è molto articolata: Milano Unica PRIMA agli inizi di luglio per la presentazione delle precollezioni, Milano Unica New York sempre a luglio e a ottobre Milano Unica Cina a Shanghai. Un’offerta tesa a rispondere alle esigenze di internazionalizzazione dell’industria tessile italiana, ma che ovviamente ha comportato una dispersione dei visitatori.
E’ in questo quadro complessivo che vanno, dunque, valutati i dati di chiusura: le presenze italiane, in calo del 10%, risultano ampiamente compensate dalle presenze (706) registrate a PRIMA. A livello internazionale, se si escludono la partecipazione di aziende di Paesi le cui produzioni di abbigliamento sono maggiormente condizionate dalla crisi con la Federazione Russa, come Germania (-12%), Repubblica Ceca (-37%) e Turchia (-29%), la partecipazione estera risulta più che rassicurante: Cina (+2%) con ben 465 aziende presenti, Gran Bretagna (+6%), Corea del Sud (+20%) e Francia (+2%). Stabili con 201 aziende partecipanti sono risultati gli Usa. Incoraggiante quanto inaspettata, la fiducia sul futuro segnalata dalla partecipazione di 101 aziende della Federazione Russa (+1%), in controtendenza rispetto alle aspettative dei loro più importanti Paesi fornitori.
“La XXI edizione di Milano Unica si è chiusa all’insegna di risultati apparentemente contraddittori – ha commentato Massimo Mosiello, direttore generale di Milano Unica – che, a mio avviso, suggerirebbero di rivedere i criteri prevalentemente quantitativi con cui normalmente vengono valutati e comunicati. Il numero complessivo di visitatori è risultato in calo, ma paradossalmente c’è stato la partecipazione di un soddisfacente numero di aziende, in linea con l’edizione del Settembre 2014. A ciò si aggiunge, nel complesso, un buon grado di soddisfazione da parte degli espositori. Tenuto conto che molti buyer erano già stati coinvolti con l’edizione di PRIMA e di New York ritengo che il bilancio finale sia più che soddisfacente. Le novità che abbiamo introdotte in questa edizione hanno raccolto lodi e apprezzamenti che non ci devono accontentare, ma che ci spronano a ulteriormente migliorare e innovare. In particolare la nuova Area Trend, curata dal nuovo Direttore Creativo Stefano Fadda, ha riscosso unanimi apprezzamenti”.
L’appuntamento con la 22esima edizione di Milano Unica è per il 9 febbraio 2016, ma molto più a breve, dal 13 al 15 ottobre, i riflettori saranno puntati sui 94 espositori di Milano Unica China a Shanghai.
“Con la prossima edizione di Milano Unica Cina a Shanghai – ha dichiarato Silvio Albini – terminerà il mio mandato alla guida del Salone Italiano del Tessile. Sono certo che Ercole Botto Poala, a partire dalla sua solida conoscenza dei mercati internazionali, saprà imprimere ulteriori accelerazioni alla qualità della nostra offerta commerciale e di marketing. Gli consegno il timone di una fiera che nel frattempo è cresciuta per sostenere gli operatori del settore. Un ruolo che ci è stato autorevolmente riconosciuto anche dal Ministero dello Sviluppo che, su iniziativa del ViceMinistro Carlo Calenda, ha deciso di stanziare a nostro favore importanti risorse finalizzate a fare di Milano Unica un imprescindibile strumento di marketing del Made in Italy, non solo tessile, a livello internazionale”.