Uguale la quantità, migliore la qualità: la matematica non è un’opinione e gli applausi arrivati dalla sala dove il Comitato di Presidenza di Milano Unica si è riunito alla fine del terzo giorno di salone sono il timbro sulla ‘certificazione’ del successo della fiera.
Il bilancio finale parla di visitatori in rappresentanza di circa 6.000 aziende, le stesse del settembre 2016 ma con un tempo di presenza in fiera dei buyer raddoppiato. Il Comitato ha anche confermato i giorni dal 6 all’8 febbraio per la prossima edizione e anticipato la data per l’estate 2018: 10-12 luglio. Ufficiale anche la crescita dei buyers stranieri: Olanda (+46%), Portogallo (42%), Germania (+32%), Federazione Russa (+32%), Spagna (+28%), %), USA (+26%), Gran Bretagna (+20%), Francia (+15%) e Turchia (+11%), mentre registrano un calo le presenze italiane e del Far East, Cina in particolare, dove però Milano Unica sarà ad ottobre con l’edizione del salone a Shanghai.
“Abbiamo avuto coraggio e siamo stati premiati dal mercato – ha commentato il presidente Ercole Botto Poala -. Alla vigilia avrei sottoscritto come successo un calo del dieci per cento delle presenze, mentre abbiamo riconfermato i risultati del settembre 2016, soprattutto grazie alle complessive buone performance delle presenze di buyer internazionali. Il raddoppio dei tempi di permanenza in fiera dei buyer, tuttavia, è stata la vera conferma dell’importanza strategica dell’anticipo della data. Un test vincente che ha registrato un generale apprezzamento dei nostri espositori e che siamo ben lieti di mettere a disposizione di tutta la filiera del fashion Made in Italy. Il successo, comunque non fa venire meno la consapevolezza che la sfida è tutt’altro che conclusa. Sappiamo che abbiamo vinto una tappa importante di un percorso senza fine, che ci vede, comunque, in gara con maggior convinzione”.
“Ci sono, come sempre, degli spazi organizzativi di miglioramento – ha sostenuto Massimo Mosiello, direttore generale di Milano Unica – ma la generale soddisfazione registrata sia tra gli espositori, sia tra i visitatori per la qualità dell’offerta espositiva e di servizio messa in campo, ci dice che possiamo guardare con ancor più convinzione alle sfide che ci attendono. Sappiamo di poter contare su una squadra sperimentata e che non teme l’innovazione”.
Importante anche l’apporto di Origin Passion and Beliefs: “Questa edizione – ha concluso Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group – ha ulteriormente rafforzato il ruolo di piattaforma di promozione della manifattura italiana del sistema-moda. La manifestazione ha messo on stage, con un taglio curatoriale, le migliori aziende del comparto, permettendo loro di incontrare i product manager dei brand del fashion mondiale, vincendo quindi la sfida di valorizzare e internazionalizzare una filiera super specializzata”.