Mentre Denim Première Vision si avvia alla chiusura, dopo il party “musicale” di ieri e la seconda giornata di salone oggi per Fabio Adami Dalla Val, manager dell’evento per la società francese, traccia già un bilancio.
Il fatto che la risposta del mercato e della città sia in crescita anche rispetto all’edizione primaverile a Berlino testimonia che Milano ha ancora e più che mai un ruolo chiave nel mondo del denim.
“Il Covid ha azzerato tutto quello che avevamo fatto per la crescita di Denim PV – dice Adami Dalla Val – e quindi siamo dovuti ripartire da zero ponendo nuovamente le basi per far tornare questo salone nel ruolo di leader del settore. La risposta dei visitatori è più che buona e quindi dobbiamo continuare su questa strada, un mix tra formula rodata e novità”.
La turnazione delle città è definita ma non fissa: per la prossima edizione il salone tornerà a Berlino ma ci sono possibilità ancora inesplorate di vedere di nuovo Londra, per esempio, mentre Parigi è ovviamente coperta da PVP.
“La presenza dei brand in fiera – continua il manager – è una novità per il b2b ed anche l’aver ospitato tanti ospiti internazionali è un orgoglio. Credo che la dimensione attuale del salone sia quella più adatta ma non è escluso che possa ingrandirsi proprio dal punto di vista dei brand”.
Infine la parte digital-virtuale: il percorso dei tre forum delle tendenze parte “materiale” e termina con un video quasi a 360 gradi, mentre ogni campione esposto ha un QR code che rimanda al Marketplace di Première Vision.