E’ mancata un po’ d’Italia alla dodicesima edizione di Maredamare, con i compratori stranieri che invece hanno partecipato numerosi.
“Abbiamo registrato una leggera flessione dei visitatori italiani – sottolinea Alessandro Legnaioli, presidente del salone – e una crescita a doppia cifra dei buyer stranieri (+ 12% sul 2018 con in testa Russia, Germania e Spagna) per un totale di 7200 accessi. Un calo atteso sul mercato domestico che riteniamo fisiologico e in linea con le nostre previsioni della vigilia accentuato da un black out della rete ferroviaria e in parte ammortizzato da una crescita sostanziale di visitatori (+25%) della nostra piattaforma Digital che ha consentito un accesso remoto alla nostra manifestazione. Un’occasione persa per tutti coloro che non hanno saputo cogliere l’importanza di poter accedere in anteprima alle collezioni di oltre 260 marchi, dai più noti global brand fino ai piccoli atelier di ricerca per una panoramica completa sulle proposte per l’estate 2020. E’ stata inoltre molto apprezzata la visita dell’On. Dario Galli, Viceministro del Ministero per lo Sviluppo Economico che per la prima volta ha potuto incontrare gli imprenditori del settore. Sul tavolo il dibattito sulla tutela del Made in Italy, la spinta sempre più urgente sull’internazionalizzazione e la necessità di essere maggiormente rappresentati nell’ambito della filiera italiana del tessile/abbigliamento. Temi fondamentali per avviare un urgente rilancio di un comparto fatto da piccole e medie aziende artigiane che deve passare anche attraverso missioni nei Paesi più strategici. E’ allo studio un nuovo format per la prossima edizione che si terrà sempre a luglio e sempre all’interno della Fortezza da Basso. In accordo con gli espositori si è deciso di programmare il salone dalla domenica al martedì”.