Focus sul distretto biellese durante la 13ª Giornata dell’Economia con Camera di Commercio e Unione Industriale Biellese che hanno esposto i dati statistici del territorio. Il compendio “Economia Biellese 2014”, l’annuario statistico provinciale curato dalle due associazioni fa da termometro per misurare le condizioni di salute del tessuto economico e sociale biellese. La giornata di approfondimenti è iniziata col saluto del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Franco Ferraris, e del direttore della sede di Torino della Banca d’Italia, Luigi Capra; poi ha preso la parola il segretario generale della Camera di Commercio di Biella, Gianpiero Masera: “Nelle PMI per il 2015 – ha detto – le assunzioni indicano una crescita di 23mila entrate rispetto allo scorso anno (+4%), che porta a 595mila il numero dei nuovi contratti di lavoro pianificati per quest’anno. Delle 210mila imprese che assumono sono proprio le aziende innovative (24,4%), come quelle che stanno in Rete, nonché quelle export oriented (26,1%), a stimolare maggiormente l’occupazione. E se si considera che il 92,5% delle PMI esportatrici è attivo sul web, è facile capire che il futuro del “sistema Italia” passa dall’economia digitale”.
Delle 210mila imprese che assumono sono proprio le aziende innovative (24,4%) a stimolare maggiormente l’occupazione
Poi ha descritto il quadro statistico emerso da “Economia Biellese 2014” Sarah Bovini, responsabile dell’Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte: “La crisi sta allentando la presa – ha spiegato – anche se un trend di crescita fatica ad affermarsi con certezza e permangono forti differenze settoriali e territoriali. Per la realtà biellese è stato ancora un anno non scevro da difficoltà. Se l’industria manifatturiera, grazie in particolar modo al prezioso contributo delle imprese della tessitura, ha realizzato una performance debolmente positiva, altri comparti, quali il commercio e le costruzioni, hanno ancora registrato pesanti contrazioni. A supporto dell’economia locale ancora una volta troviamo la crescita delle esportazioni che, nel 2014, si sono complessivamente incrementate del 3,7%, grazie ai risultati positivi registrati dalla filiera tessile nel suo complesso. Si registra ancora un tasso di disoccupazione elevato, quasi doppio rispetto al periodo pre-crisi. Le previsioni per il prossimo biennio, per quanto incerte, delineano per il territorio biellese un graduale recupero dell’attività economica, accompagnato da un ottima performance sui mercati esteri ed una lento miglioramento del mercato del lavoro”.
A tirare le conclusioni dell’incontro legato alla Giornata dell’Economia è stata la Presidente dell’Unione Industriale Biellese, Marilena Bolli (nella foto): “Nonostante un avvio positivo nei primi mesi del 2015, ma con indicatori consuntivi non sempre rispondenti alle attese, oggi il sentiment che si percepisce è di un ritorno alla prudenza, dovuto all’incertezza data da un quadro internazionale instabile. Ormai da decenni non vediamo in Italia una vera politica industriale, intesa soprattutto come creazione delle condizioni favorevoli alla nascita e sviluppo delle imprese. Anche per questo, sul nostro territorio ci siamo mossi, insieme a Fondazione CRB e Camera di Commercio, per promuovere la costruzione di progetto strategico di sviluppo del nostro territorio: “Biella in transizione”. Dobbiamo costruire un vero e proprio “business plan territoriale”, da gestire e monitorare, sul quale far convergere anche le risorse finanziarie sia private che pubbliche. Sul tema del credito, infine, è necessario lavorare su una strategia finanziaria che metta a disposizione strumenti adatti alle varie esigenze delle aziende, per supportarle nella loro crescita e nel presidio dei mercati esteri. Anche questo significa fare politica industriale”.