Spesso, i miei studenti del corso ‘Fondamenti di Progettazione Tessuti’ si chiedono chi siano i clienti finali dei tessuti da abito che analizziamo. In classe cerchiamo di svelare i segreti delle trame, degli effetti decorativi e della morbidezza impeccabile dei tessuti prodotti dai più importanti produttori del Biellese.
I tessuti degli espositori di eccellenza presenti a IdeaBiella sono esaminati attentamente per comprendere le sofisticate procedure di progettazione e produzione.
Ma chi sono gli uomini che avranno il privilegio di indossare questi tessuti eccezionali? È difficile dirlo con certezza, ma una possibile risposta potrebbe essere suggerita da ‘Suits’, il legal drama che ha trovato una seconda vita dopo essere stato reso disponibile su Netflix nel giugno 2023.
Il titolo della serie è ricco di significati: fa riferimento ai vestiti indossati dai personaggi, alle cause legali (law-suits) che gestiscono, ma allude anche al soprannome dato alle persone che lavorano nel mondo degli affari, banchieri privati e chiunque altro abbia l’abitudine di indossare un completo durante il proprio lavoro quotidiano.
“Suits” è un legal drama ambientato in una società di avvocati immaginaria a New York. Racconta le vicende di Mike Ross, un giovane brillante con memoria fotografica, che lavora come associato legale per Harvey Specter, nonostante non si sia mai laureato ad Harward. I due vincono cause e risolvono casi, nascondendo il segreto di Mike, e si vestono con uno stile business formale di grande eleganza.
‘People respond to how we’re dressed, so, like it or not this, is what you have to do’ è la frase di benvenuto che il vecchio lupo di mare rivolge al giovane promettente nel suo primo giorno di lavoro. Per la coppia di ‘avvocati’, scegliere il proprio outfit è un po’ come scrivere per comunicare un messaggio ai lettori, attenti al linguaggio, alla sintassi, alla grammatica e alla scelta delle parole. Ogni elemento del loro outfit è come una parola in una frase: dal tessuto dell’abito allo stile delle tasche. Gli stilisti del guardaroba di Harvey Specter e Mike Ross comprendono e interpretano chiaramente il significato di questo ‘linguaggio’.
Nella serie, Mike Ross, che rappresenta il giovane socio un po’ ‘sbarbato’ ma in rapida ascesa sotto la guida della stella più brillante dell’azienda, indossa spesso abiti sartoriali più sottili, sobri e tradizionali (revers slim, senza gilet, cravatta sottile con un piccolo nodo a quattro mani). Harvey, d’altra parte, si veste realmente come un capo. È il dirigente di più alto rango della sua azienda e i suoi completi riflettono perfettamente il suo status nell’azienda. Tutto nel look di Harvey evoca autorità, dall’abito a tre pezzi al colletto francese, al nodo Windsor. Questo netto contrasto mostra quanto efficacemente un outfit possa comunicare un messaggio di potere incontrastato.
Nelle prime stagioni, gli abiti di Specter erano realizzati principalmente con tessuti scuri di lana pettinata molto ritorta. Più recentemente, si possono vedere miscele di seta e lana che aggiungono brillantezza e lucentezza al tessuto, rendendoli più insoliti dei normali abiti di panno di lana a tinta unita. Tradizionalmente, la seta viene utilizzata negli ambienti serali per la sua lucentezza e il suo carattere formale, ma in mischia intima può essere splendida in una grisaglia antracite e piombo. È interessante notare che la costumista, Jolie Andreatta, evita il gessato troppo marcato e opta per rigature molto sobrie, microstrutture o disegni a principe di Galles.
Probabilmente voleva differenziare il look di ‘Suits’ dal Power Look di Michael Douglas, alias Gordon Gecco, il banchiere di Wall Street, vestito all’epoca da Nino Cerruti.
“È tutta una questione di texture e combinazioni di colori”, dice Andreatta dell’estetica maschile. La sicurezza di Harvey si esprime attraverso ‘bellissimi pezzi classici’, mentre Mike abbraccia un look ‘divertente e più giovane’. Per completare i loro abiti stile Tom Ford (Harvey) e Burberry (Mike), entrambi i personaggi indossano accessori su misura per mostrare le loro identità individuali.
Sebbene si sia parlato molto della moda maschile nello show, Andreatta presta uguale attenzione ai personaggi femminili Rachel Zane, Jessica Pearson e Donna Paulsen.
“Sono le donne quelle che realmente rivelano la ricchezza dello spettacolo”. Lo stile di abbigliamento femminile è molto elegante e sofisticato. In particolare, il personaggio di Donna Paulsen, interpretato da Sarah Rafferty, è noto per il suo guardaroba versatile e chic. Donna Paulsen è un personaggio che spazia dagli abiti completi, ai tailleur, dalle bluse alle camicie e dalle gonne (sempre a ginocchio o longuette) ad arditi pantaloni. Non è raro che un primo piano della Rafferty venga fatto da testa a piedi, mettendo in risalto le sue scarpe, spesso décolleté con tacco a spillo o italiano.
I suoi abbinamenti nella seconda stagione di ‘Suits’ sono una vera e propria enciclopedia dello stile d’alta gamma. Le calzature ‘Elizabeth and James’ vengono abbinate con abiti Gucci, Boss, Armani, Kors e Roland Mouret. In altri episodi i marchi sono Dior, Victoria Beckham, Prada e Dolce e Gabbana; una galleria di ispirazione per creativi. Questo aggiunge un ulteriore livello di profondità alla ricchezza dello spettacolo, mostrando come ogni dettaglio, dalla trama alla moda, sia attentamente curato.
‘Suits’ non è solo un legal drama, ma anche una lezione di stile. Ogni personaggio, attraverso il proprio abbigliamento, comunica la propria personalità e il proprio ruolo all’interno della serie. Un esempio perfetto di come la moda possa essere un potente strumento di comunicazione.
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L’ immagine allegata è realizzata con un programma di intelligenza artificiale “LEONARDO AI” e si ispira liberamente allo scritto.