Si è svolto a dicembre il workshop “La Legge sul Made in Italy e i territori di alta specializzazione. Focus sul settore Tessile Abbigliamento Moda e intervento su specifiche misure”, organizzato all’Uib dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MiMIT) e la Casa del Made in Italy Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Unione Industriale Biellese.
E’ stata l’occasione per l’associazione degli industriali biellesi per far sentre la propria opinione, espressa per bocca del vice presidente Uib con delega allo Sviluppo delle Filiere Industriali, Marco Bortolini. “L’industria della moda, lungo tutta la filiera che parte dal settore tessile, sta attraversando un’importante transizione – ha commentato – Le sfide che deve affrontare sono molte, a partire da un nuovo paradigma che valorizzi i nostri tratti distintivi, ciò che ci rende unici al mondo e le nostre profonde radici storiche, ma che, allo stesso tempo, sappia declinare questo patrimonio “al futuro”, mettendo al centro la sostenibilità, l’economia circolare e la digitalizzazione attraverso le competenze giuste e nuovi modelli organizzativi. Tutti elementi imprescindibili per realizzare il nostro “made in Italy””.
Hanno paretecipato anche Pier Francesco Corcione, direttore generale Uib, Vincenzo Zezza, del MiMIT Casa del Made in Italy Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Elvira Raviele, dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha illustrato la legge, Raffaele Spallone, del MiMIT DG politica industriale, riconversione e crisi industriale, innovazione, PMI e made in Italy, che si è concentrato sugli aiuti per la transizione green e tech della filiera.
In particolare, la Legge Made in Italy prevede un intervento che mette a disposizione delle imprese contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi specialistici volti a favorire la transizione ecologica e digitale del processo produttivo o dei prodotti o servizi offerti. E’ rivolto alle PMI del settore tessile, moda e accessori e offre un contributo a fondo perduto del 50% (max € 60.000 in regime de minimis) delle spese sostenute. Le domande devono essere presentate entro il 31 gennaio 2025.