Il Museo del Tessile di Leffe ha riaperto i battenti lo scorso fine settimana e per l’occasione ha inaugurato il recupero di una trasmissione centralizzata a soffitto del 1700, proveniente da un antico opificio del fondovalle di Gandino, dove aveva sede il Lanificio Testa.
“Questa forma di trasmissione – spiega Gianfranco Bosio, presidente dell’associazione Arts cui si deve la nascita del Museo nel 2003 – è stata utilizzata nelle nostre valli, dal 1700 all’inizio del 1900. Erano grandi alberi di trasmissione in ferro sospesi ai soffitti dei capannoni, dotati di ruote in ghisa (pulegge) realizzate in fusione, dato che all’epoca non esistevano saldatrici. Da queste pulegge partivano lunghe cinghie (da cui il nome popolare trasmissione a cinghia lunga) che scendevano ai macchinari, consentendone il movimento”.
Il lavoro per ripristinare la trasmissione a cinghie è stato delicato e paziente, dato che tutto è stato smontato e rimontato senza modifiche o tagli. Dato il peso e la necessità di movimento, la trasmissione è stata montata su colonne supplementari in acciaio (ad oltre 4 metri di altezza). Il Museo del tessile di Leffe si arricchisce ancora dopo la ruota del mulino ad acqua inaugurata nel 2015.