Panoramica della fortezza da Basso di Firenze

Lavori alla Fortezza da Basso è la volta buona?

Non è un passo definitivo ma almeno l’embrione di quello che può essere il futuro della Fortezza da Basso di Firenze sembra essere reale. Il percorso che dovrà portare ad un investimento di diverse decine di milioni sul polo espositivo fiorentino, sede dei saloni di Pitti Immagine e non solo, per completarne il piano di recupero, e ad un piano industriale per il rilancio di Firenze Fiera è avviato.

Un primo passo è stato fatto nella prima seduta della Conferenza Regione Città metropolitana, ovvero il luogo tenuto a battesimo ad aprile dove Regione e la grande Firenze affronteranno in futuro questioni di interesse comune, come appunto il rilancio della Fortezza e la fieristica. C’erano il presidente della Toscana Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella: per la Regione hanno partecipato anche l’assessore allo sviluppo economico Stefano Ciuoffo, l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli e il collega ai trasporti e alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli. Presente anche l’assessore comunale alla mobilità Stefano Giorgetti.

Secondo il progetto la Camera di Commercio di Firenze diverrà comproprietaria del complesso immobiliare della Fortezza con la dismissione di parte del suo patrimonio immobiliare, il cui ricavato sarà reinvestito per realizzare il piano di recupero dell’immobile. Parte dei soldi serviranno infatti per l’acquisto da Regione, Comune e Città metropolitana della porzione di Fortezza. Ma siccome anche gli altri tre enti si sono impegnati a reinvestire gli introiti, alla fine l’intera cifra sarà utilizzata per il recupero e la valorizzazione dello spazio.

Oggi la proprietà della Fortezza da Basso è divisa in tre: Regione, Comune di Firenze e Città metropolitana e così in futuro i proprietari saranno quattro, tutti probabilmente con pari quote. Camera di Commercio nel frattempo già ha iniziato a studiare un piano industriale per il rilancio di Firenze Fiera, società partecipata che ha in concessione lo spazio fieristico. La solidità del piano industriale sarà condizione essenziale per portare a compimento l’intera operazione sulla Fortezza.

“Si tratta di un passaggio importante – ha detto Enrico Rossi – per puntare alla costruzione di un polo di eccellenza capace di qualificare l’offerta dell’area metropolitana e dell’intera Toscana. Ed è la dimostrazione che facendo gioco di squadra si fa il bene della Toscana”.

“È davvero significativo -– ha aggiunto Dario Nardella – che nella prima riunione della Conferenza Regione – Città metropolitana si concretizzi una scelta così strategica per il Comune, la Città Metropolitana e la Regione. Il rilancio della fieristica grazie all’impegno della Camera di Commercio è un segno di una Firenze e di una Toscana che vogliono ricominciare a correre. E la capacità di attrarre eventi fieristiche rappresenta una elemento importante per il rilancio dell’economia”.

“Attraverso questo accordo e la piena condivisione con Regione, Comune e Città metropolitana – ha concluso Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze – facciamo il primo passo concreto per riqualificare uno degli asset strategici di Firenze, ovvero la fiera. Ci crediamo a tal punto da studiare un disinvestimento dei nostri immobili per garantire la ristrutturazione della Fortezza da Basso, attorno alla quale costruire un polo d’eccellenza congressistica e fieristica per il quale stiamo studiando l’indispensabile piano industriale e che ci auguriamo essere inaugurato con il G8”.

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