Klopman, 50 anni e 40 milioni di metri

40 milioni di metri di tessuto realizzati nel 2016, ovvero l’intera circonferenza terrestre ‘fasciata’ da Klopman; uno stabilimento vasto come dieci campi da calcio a Frosinone; clienti in 64 paesi; oltre 400 dipendenti; fatturato che supera i 120 milioni di euro; un abito da lavoro su tre in Europa realizzato con tessuti di propria produzione.

Con questi numeri Klopman può a ragione festeggiare nel migliore dei modi i primi 50 anni di attività: la sua storia è infatti iniziata nel 1967 quando l’industriale tessile americano Bill Klopman ha elaborato il primo tessuto in misto poliestere e cotone per indumenti da lavoro da sottoporre a lavaggio industriale. Il tessuto migliore viene ottenuto dopo numerose prove di laboratorio e la tessitura composta dal 65% di poliestere e dal 35% di cotone si rivela la migliore e viene utilizzata ancora oggi.

Il tessuto di Bill Klopman è stato negli anni continuamente perfezionato e l’impianto di Frosinone dispone oggi di impianti di tessitura tra i più avanzati al mondo, con certificazioni di qualità. Dallo scorso anno la proprietà è passata all’azienda tessile francese TDV, ma già nel 2014 Klopman ha varato un piano di espansione con l’avvio di un sito produttivo a Giacarta per servire direttamente il mercato asiatico.

“50 anni – dice Alfonso Marra, ad di Klopman – sono un traguardo di grande rilievo per un’azienda e Klopman li festeggia in ottima salute, pronta a tagliare altri importanti traguardi grazie ad un patrimonio umano e tecnico che ha pochi eguali nel mondo  La nostra azienda rappresenta una realtà di eccellenza nel panorama industriale italiano, proiettata in tutto il mondo ma con forti radici nella città di Frosinone, per la quale vogliamo costituire sempre più un punto di riferimento non solo economico ma anche sociale. L’esempio di Klopman dimostra che l’attenzione verso le risorse umane e verso il cliente e l’innovazione costante di processo e di prodotto sono lo strumento migliore per affrontare un mercato sempre più competitivo e globalizzato”.

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