Intertextile, la porta d’accesso alla Cina è ancora aperta

C’è un’Italia che, a dispetto della crisi del tessile – ma non solo – e di una frenata dei consumi, anche del lusso, non abbandona il mercato cinese: a Intertextile il triclolore sventola nella hall 5.1, nel cuore della International Zone, a fianco di giapponesi e coreani che, a Shanghai, sono più vicini a casa.

L’area, organizzata da Messe Frankfurt Italia, è meta continua di visitatori: sul numero ci sono evidenze chiare, sulla qualità bisogna attendere le richieste, la metratura e la conoscenza del prodotto. Ma l’impressione è che la fiera cinese sia più che mai lo strumento più adatto per rimanere su un mercato appetito da tutti.

Mario Bullio

Como è rappresentata, tra gli altri, da Canepa, che cerca una crescita in Cina, anche in nicchie di mercato: “Siamo nella patria di chi ha inventato la stampa su seta – dice Mario Bullio (nella foto a lato), che è arrivato nell’azienda un anno fa, quindi nella congiuntura peggiore da decenni, Covid a parte – quindi in un mercato che può offrire ottimi prodotti a prezzi relativamente bassi. Ma se da un lato i cinesi hanno alzato il livello dei loro tessuti dall’altro restano più indietro rispetto a noi per creatività, fantasia e abbinamento colori, quindi è lì che dobbiamo trovare i nostri spazi. Uno è nel jacquard, per il quale sono ancora disposti a pagare per avere il made in Italy. Certo, è una nicchia, ma noi siamo qui per proporre le nostre ideee”.

Tutto questo in un momento ancora di assestamento per Canepa dopo le difficoltà degli anni passati: “Nel 2024 – continua Bullio – abbiamo mantenuto il livello del 2023 ma dobbiamo crescere ancora. Il 2025 sarà un anno fondamentale anche per far proseguire gli investimenti del fondo proprietario dell’azienda. Determinante è l’internazionalizzazione e quindi la presenza su mercati come questo cinese ma anche Usa, il resto dell’Asia o la Spagna”.

A pochi metri di distanza c’è lo stand di Drago Lanificio in Biella, avanguardia piemontese a Shanghai. Andrea Beretta, manager dell’area vendite, accoglie i clienti e li affida al nutrito staff. “Questo è un mercato importante ma complicato – spiega – ma noi confermiamo il nostro impegno qui con una presenza storica, presente e futura. In fiera incontriamo clienti abituali e anche qualcuno nuovo da valutare ma i grandi gruppi li abbiamo già incontrati prima. Non abbiamo un prodotto specifico per la Cina, a Intertextile portiamo la stessa collezione delle altre fiere, ma per i nostri clienti cinesi puntiamo molto sul servizio, con un magazzino a loro dedicato”.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini